Un
team di ricercatori appartenenti all'Osservatorio di Parigi,
all'Accademia delle Scienze cinese e all'Università d'Aix-Marsiglia
è riuscito a ripercorrere la storia evolutiva della galassia spirale
NGC 5907, distante 45 milioni di anni luce e visibile di taglio nella
costellazione del Drago.
Questa galassia ha la particolarità di non presentare il classico
bulge, ovvero quel rigonfiamento tipico della regione più interna,
che in altre galassie spirali che si presentano di taglio è invece
ben visibile. Quando nel 1998 sono state scoperte le strutture ad
anello evidenziate nell'immagine di sinistra si è iniziato a
valutare la possibilità che la galassia fosse il prodotto della
fusione di due oggetti più piccoli. Si è però dovuto attendere fino
ad oggi per avere una conferma definitiva.
A produrla è stata una serie di simulazioni
condotte da Jianling Wang, François Hammer e altri ricercatori, che
utilizzando da 200mila a 6 milioni di particelle hanno riprodotto
l'incontro-scontro fra due galassie virtuali, una delle quali da 3 a
5 volte più massiccia dell'altra.
Il risultato più simile alla
realtà, visibile nell'immagine di destra, è una spirale di 90
miliardi di masse solari, prevalentemente concentrate in un disco
ampio 180mila anni luce, circondato da vari anelli composti di gas e
stelle strappati alle galassie originarie dalle intense
perturbazioni gravitazionali. Quelle delicate strutture risultano
nella realtà estendersi fino a 150mila anni luce dal centro della
galassia, ma la simulazione indica che ve ne devono essere altre
simili, molto di più
esterne e molto più deboli, fino a distanze di 300mila anni luce.
Per verificare ciò si stanno già pianificando nuove campagne
osservative di NGC 5907.
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by Michele Ferrara & Marcel
Clemens |
credit: Jay Gabany, cosmotography.com/Observatoire de Paris/CNRS/Pythéas/NAOC |
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