Circa 600 milioni di anni dopo la
formazione del sistema solare, i pianeti più interni e la Luna
furono bombardati per almeno 200 milioni di anni da una pioggia di
asteroidi. Quell'epoca è nota come Late Heavy Bombardment (LHB) e fu
attivata dalla migrazione di Giove e Saturno su orbite esterne alla
fascia principale degli asteroidi, il cui equilibrio fu evidentemente
stravolto, causando l'immissione di molti asteroidi e frammenti di
essi nel sistema solare
interno.
Di quell'avvenimento è stata ora trovata una chiara traccia attorno
al Mere Nectaris, un bacino da impatto di 860 km di diametro, ben visibile sulla faccia della Luna rivolta verso
la Terra. Un team internazionale di ricercatori facenti capo al NASA Lunar Science Institute (NLSI)
del NASA Ames Research Center di Moffett Field, California, ha
scoperto (utilizzando mappe della United States Geological Survey
e dati altimetrici forniti dal Lunar Reconnaissance Orbiter) che i crateri di quella regione
formatisi attorno a 4 miliardi di anni fa sono in media più larghi
del 30-40% rispetto a popolazioni di crateri simili formatisi prima
di quel periodo.
Secondo i ricercatori questo fatto può essere spiegato ammettendo
che i proiettili impattati durante l'LHB fossero dotati di velocità
doppia rispetto a quelli esterni al periodo, e che quella maggiore
velocità sia l'impronta dell'accelerazione ricevuta dall'interazione
gravitazionale con i giganti gassosi in migrazione. Studiando le varie epoche di
craterizzazione lunare è dunque possibile descrive un quadro
evolutivo delle orbite dei pianeti.
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by Michele Ferrara & Marcel
Clemens |
credit: NASA Ames Research Center |
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