3 Gen 2012

 

La miniera dei meteoriti di Vesta

 

Una delle più grandi sorprese fatte ai ricercatori dalla sonda Dawn durante i primi mesi di missione attorno all'asteroide Vesta è sicuramente quella che riguarda la presenza di un gigantesco rilievo che si erge per quasi 21 km (nella foto). Una vera anomalia se pensiamo che il nostro Everest è più piccolo di 2,5 volte e che il più grande monte del sistema solare si trova su Marte ed è alto 27 km.
Ma la cosa più interessante non è il fatto che una montagna di 21 km stia su un corpo planetario di appena 530 km di diametro, quanto piuttosto che quella struttura sembra essere il luogo di origine delle numerose meteoriti cadute sulla Terra. Nel corso degli anni sono state infatti trovate analogie spettroscopiche fra la composizione chimica di Vesta e quella di varie meteoriti rinvenute al suolo in epoche diverse e in certi casi persino viste cadere (ottobre 1999, Bilanga Yanga, Africa; ottobre 1960, Millbillillie, Australia).
L'individuazione ora da parte di Dawn di un'enorme montagna che per la sua conformazione risulta essere stata creata da un impatto asteroidale, rende fiduciosi i ricercatori sul fatto che proprio quell'evento possa essere alla base dell'espulsione di una gran quantità di frammenti della superficie di Vesta, parte dei quali sono poi caduti sul nostro pianeta sotto forma di meteoriti.
Per mettere in relazione i due eventi, un gruppo di ricercatori della UCLA guidati da Chris Russell (Dawn Principal Investigator) procederà ora alla datazione dell'impatto su Vesta attraverso una valutazione del tasso di craterizzazione attorno alla montagna. Ciò è possibile perché l'impatto ha cancellato i crateri preesistenti e da quelli formatisi in seguito su quell'area è possibile valutare il tempo trascorso.
Una volta datato l'evento, si confronterà l'epoca con quella dedotta dallo studio radioattivo delle meteoriti recuperate sulla Terra e si incroceranno i dati. Se così operando si riuscirà a mettere in relazione le due cose, bisognerà poi capire perché quelle esotiche meteoritei sono in realtà così insolitamente numerose.
 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: NASA