Si trova nella costellazione
della Fenice a 7,2 miliardi di anni luce dalla Terra ed è il più
massiccio e caldo fra tutti gli ammassi di galassie conosciuti a
quelle distanze e oltre. E' anche una straordinaria sorgente di
raggi X e un gigantesco laboratorio sul quale testare il modello
cosmologico standard.
Per via della forma e delle dimensioni è stato soprannominato "El
Gordo", il
ciccione, ed è il risultato della fusione in atto fra due ammassi di
galassie più piccoli.
A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori
guidati da Felipe Menanteau (Rutgers University in New Brunswick, N.J.),
che sfruttando l'effetto Sunyaev-Zeldovich, lo hanno
riconosciuto sotto forma di alterazione del segnale a microonde del
fondo cosmico. Successivamente è stato osservato e fotografato con i
telescopi spaziali Chandra (raggi X) e Spitzer (IR), e con VLT
dell'ESO (ottico).
Di tutta la materia visibile nell'ammasso, solo l'1% è costituito di
stelle, tutto il resto è infatti gas ed è dominante la presenza della
materia oscura, che nel processo di compenetrazione dei due ammassi
originari non risulta essere stata rallentata, a differenza della
materia ordinaria.
Che si tratti di un processo di fusione quasi ultimato lo si
capisce, secondo Menanteau e colleghi, dalla regione più brillante
in testa alla struttura, creata dall'incontro fra le due galassie
più grandi di ciascun ammasso, e dalle due "code" visibili sul
versante opposto. La dinamica dell'incontro deve essere stata simile
a una "speronatura" più che a un "frontale".
I risultati delle ricerche condotte dal team di Menanteau su El Gordo sono stati
presentati al 219° meeting dell'American Astronomical Society, in
corso ad Austin, Texas, e saranno prossimamente pubblicati su The Astrophysical Journal.
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by Michele Ferrara & Marcel
Clemens |
credit:
X-ray: NASA/CXC/Rutgers/J.Hughes et al,
Optical: ESO/VLT/Pontificia Universidad. Catolica de Chile/L.Infante & SOAR (MSU/NOAO/UNC/CNPq-Brazil)/Rutgers/F.Menanteau,
IR: NASA/JPL/Rutgers/F.Menanteau |
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