14 Gen 2012

 

200 milioni di stelle variabili e non solo

 

All’osservatorio di Monte Bigelow, un gruppo di astronomi dell’Università dell’Arizona porta avanti dal 2005 la Catalina Sky Survey (CSS), un programma di ricerca di Near-Earth Objects, ovvero asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra. Il principale strumento fotografico utilizzato è una Schmidt di 70 cm di diametro (nella foto) e ogni notte vengono prese centinaia di immagini, che col passare degli anni sono andate a costituire anche un gigantesco database di tutte le variazioni di luce mostrate dalle stelle.
Ora quel database è confluito e continuerà a confluire nella Catalina Real-Time Transient Survey (CRTS), un nuovo progetto promosso dal Caltech che contiene la storia delle variazioni luminose di 200 milioni di stelle e di altri oggetti celesti che dal 2005 a oggi hanno mostrato almeno una differenza di magnitudine da una foto all'altra.
Come ricordato da Andrew Drake (Caltech) al meeting dell'American Astronomical Society appena conclusosi ad Austin, il numero di misurazioni complessivamente contenute nel CRTS supera attualmente i 20 miliardi e viene continuamente aggiornato online in tempo reale. Si tratta del più imponente database del suo tipo finora messo a disposizione della comunità scientifica e fornisce dati preziosi per numerosi settori di ricerca, dalle supernovae alle variabili cataclismiche, dalle novae agli asteroidi, dalle cefeidi ai quasar.
Quello del CRTS è probabilmente il miglior esempio di condivisione di informazioni astronomiche, e utilizzando i dati sempre aggiornati reperibili online, qualunque ricercatore può approfondire per proprio conto i motivi della variazione di luminosità, producendo a sua volta ulteriori scoperte.
 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Catalina Sky Survey