All’osservatorio di Monte Bigelow, un gruppo di astronomi dell’Università dell’Arizona porta avanti dal 2005 la Catalina Sky Survey (CSS), un programma di ricerca di Near-Earth Objects, ovvero asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra. Il principale strumento fotografico utilizzato è una Schmidt di 70 cm di diametro
(nella foto) e ogni notte vengono prese centinaia di immagini, che col passare degli anni sono andate a costituire
anche un gigantesco database di tutte le variazioni di luce mostrate
dalle stelle.
Ora quel database è confluito e continuerà a confluire nella Catalina Real-Time Transient Survey (CRTS),
un nuovo progetto promosso dal Caltech che contiene la storia delle
variazioni luminose di 200 milioni di stelle e di altri oggetti celesti
che dal 2005 a oggi hanno mostrato almeno una differenza di
magnitudine da una foto all'altra.
Come ricordato da Andrew Drake (Caltech) al meeting dell'American Astronomical Society
appena conclusosi ad Austin, il numero
di misurazioni complessivamente contenute nel CRTS supera
attualmente i 20 miliardi e viene continuamente aggiornato online in tempo
reale. Si tratta del più imponente database del suo tipo finora
messo a disposizione della comunità scientifica e fornisce dati
preziosi per numerosi settori di ricerca, dalle supernovae alle
variabili cataclismiche, dalle novae agli asteroidi, dalle cefeidi
ai quasar.
Quello del CRTS è probabilmente il miglior esempio di condivisione
di informazioni astronomiche, e utilizzando i dati sempre aggiornati
reperibili online, qualunque
ricercatore può approfondire per proprio conto i motivi della
variazione di luminosità, producendo a sua volta ulteriori scoperte.
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by Michele Ferrara & Marcel
Clemens |
credit: Catalina Sky Survey |
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