23 Gen 2012

 

La più remota galassia nana satellite

 

Sembra impossibile scoprire una galassia nana a quasi 10 miliardi di anni luce di distanza, visto che è difficile individuarle anche a "due passi" dalla Via Lattea, eppure è successo. A riuscire in questa inattesa impresa sono stati alcuni ricercatori guidati da Simona Vegetti, del Massachusetts Institute of Technology.
Il team era impegnato con il telescopio Keck II delle Hawaii nello studio di una gigantesca galassia ellittica (denominata JVAS B1938 + 666 e distante 9,8 miliardi di anni luce) che funge da lente gravitazionale per una galassia ancora più remota. Utilizzando un sofisticato modello matematico per determinare la massa della lente in ogni sua parte, Vegetti e colleghi si sono accorti di un eccesso di massa in una regione dell'anello di Einstein (nella foto) che si forma per la distorsione della luce della galassia amplificata dalla lente.
Dopo aver confermato quell'eccesso di massa anche utilizzando un secondo modello matematico, è diventato chiaro che solo la presenza di una galassia nana satellite di JVAS B1938 + 666 poteva essere responsabile dell'anomalia. In questo modo si è capito che pur senza avere la possibilità di osservare direttamente galassie nane a grandi distanze, si può comunque avvertire la loro presenza dalle caratteristiche degli anelli o degli archi creati dalle lenti gravitazionali che deflettono la luce di galassie più remote.
In questo modo diventa dunque possibile scoprire anche lontanissime galassie nane formate quasi unicamente di materia oscura, che secondo alcuni ricercatori potrebbero essere di gran lunga le più abbondanti nell'universo, tanto che la nostra stessa galassia ne avrebbe attorno fino a 10mila non ancora individuate!
 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: D. Lagattuta / W. M. Keck Observatory