In vista del flyby che la sonda
New Horizons della NASA effettuerà con Plutone alla metà di luglio
del 2015, già da qualche anno sono state intensificate le
osservazioni del sistema satellitare del pianeta nano, con l'intento
di scoprire nuove lune. Ciò ovviamente per ottimizzare il programma
da svolgere durante il flyby e per rendere l'operazione più sicura.
Nell'anno del lancio della sonda, il 2006, erano state scoperte la
seconda e terza luna di Plutone (Nix e Hydra), che andavano ad
aggiungersi a Caronte, noto sin dal 1978. Un anno fa le lune erano
salite a quattro, con la scoperta di P4 (nome provvisorio, vedi
news), e ora gli stessi protagonisti di quella scoperta, sotto
la guida di Mark Showalter (SETI Institute, Mountain View,
California), hanno scoperto anche una quinta luna, ancora una volta
utilizzando la Wide Field Camera 3 del telescopio spaziale Hubble,
che ha immortalato l'oggetto il 26, 27, 29 giugno e il 7 e 9 luglio.
Denominata provvisoriamente P5 (oltre che S/2012 (134340) 1),
risulta avere una forma irregolare, con assi compresi fra 10 e 25
km, ed essere collocata su un'orbita circolare con diametro di
95mila km che giace sullo stesso piano delle orbite delle altre
lune.
Questa nuova scoperta rende ancor più intrigante il sistema di
Plutone perché non ci si aspettava che un pianeta nano potesse avere
così tante lune. Per spiegarne l'origine i ricercatori ipotizzano
che qualche miliardo di anni fa Plutone si sia scontrato con un
altro membro della fascia di Kuiper e dai detriti dell'impatto siano
poi nati i satelliti.
Alla luce della nuova scoperta, la missione della New Horizons si
accresce ulteriormente di interesse e non è detto che il computo
delle piccole lune plutoniane sia giunto al temine. La ricerca
continua.
by Michele Ferrara |
credit: NASA, ESA and S. Farrell (U. Sydney) |
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