24 Lug 2012

 

Tempi più stretti per la nascita dei pianeti

 

Un team di ricercatori della Carnegie Institution, della Scripps Institution of Oceanography e della University of Maryland hanno esaminato nove meteoriti del tipo diogenite per capire entro quanto tempo dall'inizio della formazione del sistema solare i pianeti avevano già una struttura interna ben differenziata in nucleo, mantello e crosta.
Le diogeniti sono meteoriti originarie dell'asteroide Vesta e di un altro progenitore ad esso molto simile, e sono giunte sulla Terra dopo essere state scagliate nello spazio interplanetario dall'impatto contro quei corpi celesti di oggetti più piccoli. Il motivo per cui i ricercatori hanno scelto quel tipo di meteoriti risiede nel fatto che anche Vesta, come i pianeti interni del sistema solare e la Luna, ha una densità crescente verso l'interno ed è quindi stato sottoposto a una fusione pressoché globale che ha fatto precipitare gli elementi più pesanti nel nucleo.
Fra tali elementi, l'attenzione si è concentrata su un gruppo di cosiddetti siderofili, comprendente osmio, iridio, rutenio, platino, palladio e renio, che su Terra, Marte e Luna sono più abbondanti del previsto all'interno del mantello.
Un'interpretazione di quel fatto potrebbe essere che il mantello si è indurito più rapidamente di quanto si creda e ciò abbia impedito una completa precipitazione degli elementi più pesanti. Lo studio delle diogeniti porta esattamente in quella direzione, indicando che a Vesta sono bastati 2-3 milioni di anni per raggiungere l'attuale stratificazione interna, meno di quanto si prevedeva.
E' pertanto probabile che anche la Terra si sia formata più rapidamente di quanto finora sostenuto e questo anticiperebbe di qualche milione di anni l'innescarsi di una serie di eventi geologici seguiti a quell'epoca.
 

by Michele Ferrara

credit: Carnegie Institution, SIO, University of Maryland