7 Giu 2012

 

Acqua lunare scoperta già nel 1976

 

La scoperta di molecole d'acqua intrappolate nei terreni lunari risale ufficialmente agli anni '90, fu infatti nel 1994 che la sonda Clementine della NASA ne registrò la presenza analizzando le onde radio riflesse dalla superficie del nostro satellite. Nel 1998 la scoperta venne poi confermata, tramite una diversa tecnica d'indagine, dalla sonda Lunar Prospector. Infine nel 2009 ulteriori evidenze giunsero dai rilievi effettuati dalla sonda indiana Chandrayaan-I e da un esperimento di evaporazione di roccia lunare tramite l'impatto al suolo di uno stadio di un razzo statunitense Centaur.
In realtà la presenza di molecole d'acqua nei terreni lunari era già stata abbondantemente rilevata nei 3 quintali di rocce e polveri riportati a Terra dalle missioni Apollo, ma i tecnici della NASA avevano interpretato quella presenza come una contaminazione di origine terrestre, poiché i contenitori dei campioni stessi non erano mai risultati sigillati perfettamente a causa di sabbia lunare presente nel dispositivo di chiusura. Pertanto nessuna scoperta di acqua fu mai annunciata.
Al di là della cortina ferro erano stati invece più attenti e quando nel 1976 la sonda sovietica Luna 24 rispedì sulla Terra 170 grammi di suolo raccolti a 2 metri di profondità nel Mare Crisium, la successiva analisi evidenziò inequivocabilmente la presenza di molecole d'acqua, nella misura dello 0,1 della massa del campione.
Della notevole scoperta era stata data notizia sul periodico scientifico Geokhimiia, che stampava sia in russo sia in inglese, ma stranamente in Occidente nessuno diede il giusto rilievo alla cosa. Fino ad ora, perché alcuni articoli recentemente pubblicati da Arlin Crotts, astrofisico e storico della scienza alla Columbia University di New York, hanno chiarito la cronologia dei fatti, attribuendo giustamente all'astronautica russa la scoperta dell'acqua sulla Luna.
 

by Michele Ferrara

credit: Columbia University, NASA