11 Giu 2012

 

SKA sorgerà in Sudafrica e Australia

 

Dopo un'accurata valutazione di una serie di fattori, fra i quali i bassi livelli di interferenza radio, la loro sostenibilità sul lungo periodo, le caratteristiche fisiche del luogo e la disponibilità di una connettività a lunga distanza, il comitato organizzatore del progetto Square Kilometer Array (SKA) ha deciso che la più grande e potente rete di radiotelescopi del pianeta sorgerà entro una dozzina di anni nelle regioni semidesertiche del Sudafrica e dell'Australia, con estensione alla Nuova Zelanda.
Inizialmente doveva essere scelto un solo sito dove distribuire le centinaia e centinaia di antenne che nel loro insieme formeranno una superficie ricevente di circa 1 km quadrato, ma visto l'impegno finanziario già sostenuto dalle tre nazioni per realizzare gli impianti necessari alla valutazione dei siti stessi, si è deciso alla fine di utilizzare e integrare tutti gli strumenti già costruiti.
Una volta ultimata, la rete di SKA avrà una risoluzione nelle radioonde così elevata da permettere ricerche che oggi sono al di là delle possibilità di qualunque strumento astronomico e sicuramente consentirà di effettuare scoperte epocali. Con SKA sarà possibile investigare come mai prima d'ora l'evoluzione delle prime stelle e delle prime galassie, la natura dell'energia oscura, i campi magnetici attorno a buchi neri e stelle di neutroni.
Il gigantesco strumento sarà inoltre in grado di fornire informazioni sull'esistenza delle onde gravitazionali e di analizzare la composizione chimica delle atmosfere degli esopianeti, fino a capire se in quelle atmosfere esistono tracce riconducibili alla presenza di vita in superficie.
 

by Michele Ferrara

credit: Swinburne Astronomy Productions and the SKA Program Development Office