25 Giu 2012

 

Voyager 1 nello spazio interstellare

 

Ormai ci siamo, è questione di poco tempo. Il Voyager 1 sta inviando a terra dati che confermano il suo imminente ingresso nello spazio interstellare. Dal gennaio 2009 al gennaio 2012 si era già notata una costante crescita nel conteggio da parte della sonda dei raggi cosmici che la colpiscono, tanto che in quel lasso di tempo la loro quantità era cresciuta del 25%. Ma nell'ultimo mese e mezzo c'è stata una vera e propria impennata, con un'ulteriore crescita del 10% circa (grafico qui sopra), a dimostrazione del fatto che gli effetti protettivi dell'eliosfera, la regione d'influenza del Sole nella quale vento e campo magnetico solare ostacolano il flusso dei raggi cosmici, stanno svanendo.
Dove il Sole finisce di avere influenza diretta, lì inizia lo spazio interstellare, e il Voyager è proprio su quel confine e sta per varcarlo. La conferma del suo definitivo attraversamento i ricercatori l'avranno quando il debole campo magnetico che circonda la sonda cambierà direzione, indicando il prevalere dello sconosciuto campo magnetico interstellare su quello solare. Anche una forte riduzione nel quantitativo di particelle ad alta energia provenienti dal Sole e una stabilizzazione su alti livelli del flusso di raggi cosmici di origine galattica saranno elementi che confermeranno l'entrata del Voyager 1 nello spazio interstellare.
Quanto ci vorrà per completare il passaggio non è noto, ma secondo Ed Stone, Voyager project scientist al California Institute of Technology di Pasadena, i dati ricevuti dalla sonda nelle ultime settimane indicano chiaramente che l'ambiente in cui sta viaggiando cambia molto rapidamente e quindi potrebbe essere questione di settimane o di pochi mesi.
 

by Michele Ferrara

credit: NASA