Questa immagine è stata ottenuta
con il telescopio spaziale Hubble, sommando riprese effettuate
nell'ultravioletto, nel visibile e nell'infrarosso. Il soggetto è un
ammasso globulare distante 25000 anni luce, NGC 6362 o, meglio, la
sua regione più centrale. Come già notato in altri ammassi dello
stesso tipo, anche in questo abbonda una popolazione di stelle che
non dovrebbe esserci, quella delle giovani stelle blu, con età di
decine o centinaia di milioni di anni.
Gli ammassi globulari sono infatti fra le strutture più vecchie
associate alla nostra galassia e poiché le loro stelle si sono
formate tutte una decina di miliardi di anni fa, di giovani al loro
interno non dovrebbero essercene. NGC 6362, in particolare, ne
mostra un numero insolitamente elevato, il che solleva qualche
interrogativo.
Il fatto di osservarle nel cuore dell'ammasso, dove la densità
stellare è più elevata, lascia ipotizzare che ciascuna di esse sia
il risultato della fusione fra due stelle, evento che aumentando
massa e temperatura conferirebbe al nuovo oggetto la tipica
colorazione blu. In alternativa, una stella potrebbe
cambiare colore acquisendo massa da una stella compagna, fenomeno
che provocherebbe una sorta di ringiovanimento. Nonostante
nell'alone della nostra galassia vengano attivamente studiati circa
150 ammassi globulari, al momento non esiste ancora una spiegazione
univoca e non si può escludere che entrambi i processi siano attivi.
by Michele Ferrara |
credit:
NASA/ESA |
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