Combinando una simulazione su larga scala
dell'universo con recenti teorie sulla formazione delle galassie,
astronomi di vari istituti scientifici australiani (fra i quali l'International Centre for Radio Astronomy Research
della University of Western Australia) hanno fatto una previsione su
quante nuove galassie riuscirà a osservare il nuovo complesso
radiotelescopico ASKAP, che con le sue 36 antenne diverrà pienamente operativo nel 2013.
ASKAP, acronimo di Australian Square Kilometer Array Pathfinder,
sarà il precursore del più potente e già celebre SKA (Square
Kilometer Array), che diventerà verso la fine di questo decennio il
più potente strumento a disposizione degli astronomi.
Stando ai calcoli effettuati dal team di Alan R. Duffy, ASKAP
riuscirà a osservare circa 700.000 nuove galassie. Di queste,
600.000 rientreranno nella survey denominata WALLABY, con la quale
si studieranno galassie a noi relativamente vicine, mentre le
restanti 100.000 saranno appannaggio della survey DINGO, che si
spingerà fino a circa 4 miliardi di anni luce di distanza,
includendo un volume di 40 milioni di megaparsec cubici.
Grazie all'elevatissimo potere risolutivo di ASKAP, quasi il 90%
delle galassie di WALLABY saranno risolte in dettagli
macroscopici, mentre di 5000 si potrà osservare strutture
sufficientemente fini da condurre studi sulla cinematica del disco
gassoso.
Nel caso in cui ASKAP dovesse osservare un numero di nuove galassie
sensibilmente diverso da quello previsto, sarebbe già una scoperta
interessante, perché significherebbe che c'è qualcosa da rivedere
nei modelli utilizzati per giungere a quella stima.
by Michele Ferrara |
credit: CSIRO, ICRAR |
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