250.000 spore batteriche sono sbarcate su Marte
assieme a Curiosity! Rumors che già circolavano da tempo sono ora
stati confermati anche dai responsabili delle operazioni di
sterilizzazione degli strumenti e delle varie componenti del rover
da poco giunto sul pianeta rosso.
La contaminazione è avvenuta circa 6 mesi prima del lancio, quando è
stato aperto il comparto che contiene il trapano di Curiosity,
destinato a perforare il terreno alla ricerca di eventuali fossili
di batteri. Data l'incertezza dell'esito dell'atterraggio, poteva anche succedere che un guasto impedisse ai dispositivi
robotici di montare le punte sul trapano, rendendo impossibile
qualunque campionatura di quel tipo. I tecnici, prendendosi i loro
rischi (e senza avvisare la responsabile della procedura di
sterilizzazione, Catharine Conley), hanno deciso di preparare
montata sul trapano almeno una punta, ma l'operazione ha
inevitabilmente ricoperto la punta stessa di spore batteriche, che
sono in buona parte sicuramente sopravvissute al lungo viaggio.
Secondo i responsabili della missione, entro pochi minuti
dall'atterraggio su Marte la quasi totalità di esse è morta a causa
delle basse temperature, della radiazione ultravioletta e
dell'abbondante quantitativo di anidride carbonica assunto, ma non
si può escludere che almeno un piccolo numero sia ancora vivo e
vegeto. Se così fosse e se trapanando il sottosuolo Curiosity
dovesse raggiungere anche una minima quantità di acqua, le spore
potrebbero rivitalizzarsi e riprodursi, contaminando forse
irrimediabilmente il pianeta. Questa possibilità è comunque
considerata molto remota, dal momento che il rover si trova in una
regione estremamente arida.
Non sarebbe certo simpatico trovare un giorno vita su Marte, per poi
accorgersi, magari molti anni più tardi, che era la discendenza di
una colonia batterica giunta clandestinamente dentro Curiosity su
quel desolato mondo. Una volta tanto bisogna sperare che l'acqua non
venga trovata!
by Michele Ferrara |
credit: Los Angeles Times, NASA |
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