In una news di qualche anno fa (vedi)
avevamo riferito della scoperta di un probabile buco nero di taglia
intermedia, collocato in una regione periferica della galassia ESO 243-49, distante 290 milioni di anni luce.
L'esistenza di quel buco nero, denominato HLX-1, è stata ora
confermata da una nuova ricerca che ha messo in evidenza come il
comportamento dell'oggetto nelle onde radio sia compatibile con
quanto prevede la teoria al riguardo.
La presenza di HLX-1 era stata notata per via dell'anomalo flusso di
raggi X provenienti dalla sua direzione, ma ciò non era sufficiente
a stabilire che si trattava realmente di un buco nero con massa
compresa fra quelli di taglia stellare (da 3 a 20 masse solari) e i
buchi neri supermassicci dei nuclei galattici (oltre 1 milione di
masse solari). Osservazioni in altre lunghezze d'onda e la precisa
corrispondenza dei flussi di radiazione osservati con quelli
previsti teoricamente hanno alla fine portato i ricercatori a
concludere che effettivamente HLX-1 è un buco nero di taglia
intermedia, con una massa prossima alle 90mila masse solari.
Si tratta dell'unico buco nero di taglia intermedia noto e non è
ancora possibile stabilire come si sia formato: c'è chi lo vede come
il risultato del collasso gravitazionale di un ammasso globulare,
chi come un oggetto nato così com'è poco dopo il Big Bang, chi come
un buco nero supermassiccio che per motivi ignoti ha perso massa.
L'unica cosa certa è che per ora si tratta di un oggetto esotico,
unico nel suo genere, anche se il sospetto che ve ne siano molti
altri in giro nel cosmo è forte.
by Michele Ferrara |
credit: NASA, ESA and S. Farrell (U. Sydney) |
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