Ci sono novità sulla meteorite
marziana Tissint, caduta nel luglio 2011 in Marocco, di cui avevamo
riferito in una precedente
news. Una delle
tante ricerche in corso sui frammenti di quel meteorite, quella
coordinata da Chris Herd, dell'Università di Alberta (Canada), ha
dimostrato che i gas intrappolati all'interno della matrice rocciosa
sono paragonabili per tipologia e percentuali a quelli riscontrati
dai laboratori Viking scesi sul pianeta rosso nel 1976, indice del
fatto che nelle ultime centinaia di milioni di anni la sua
composizione atmosferica potrebbe
non
essere cambiata in modo sensibile.
La roccia che compone il meteorite si è infatti formata circa 600
milioni di anni fa a seguito di un'eruzione vulcanica. In seguito un
impatto asteroidale l'ha sparata nello spazio interplanetario, dove
è rimasta fra 700mila e 1 milione di anni, prima di entrare
nell'atmosfera terrestre e cadere in una zona prevalentemente
desertica del Marocco. Grazie al fatto che alla caduta hanno
assistito alcuni testimoni (è la quinta meteorite marziana che viene
vista precipitare), è stato possibile recuperare i frammenti della
meteorite prima che fosse contaminata da agenti terrestri, il che la
rende paragonabile a un campione riportato direttamente da Marte.
La ricerca in questione ha anche trovato tracce di acqua nella
composizione del meteorite e ciò dimostra che quell'elemento fu
coinvolto o nella formazione della roccia vulcanica o nella sua
ristrutturazione a seguito dell'impatto asteroidale. Si ritiene
infatti che durante quest'ultimo la roccia originaria abbia subito
un rapido processo di fratturazione e saldatura nel corso del quale
ha intrappolato gli elementi gassosi presenti nell'ambiente e ora
ritrovati nei laboratori terrestri.
by Michele Ferrara |
credit:
John Ulan |
|