ASTROFOTOGRAFIA
ASTROFILO
l’
vistare per primo il lampo gamma (catalo-
gato con la sigla GRB 130427A) era stato il
satellite Fermi, infatti nell'istante dell'appa-
rizione Swift si stava spostando fra due tar-
get e si è accorto del lampo con quasi un
minuto di ritardo, un ritardo che solita-
mente è “fatale” in presenza di un
tipico GRB, ma che fortunatamente
nel caso specifico non è stato dele-
terio, avendo il fenomeno mostrato
delle caratteristiche tutt'altro che ti-
piche. Vediamo quelle salienti.
L'energia dei fotoni gamma, misu-
rata dal team di Fermi, ha raggiunto
i 94 GeV, come dire 35 miliardi di volte su-
periore all'energia media dei fotoni visibili
all'occhio umano. Fermi è riuscito a regi-
strare fotoni con energie nel range dei GeV
per addirittura 4 ore e a seguire l'intero fe-
nomeno per quasi una giornata, un record
assoluto per i GRB. Anche la quantità di fo-
toni altamente energetici intercettati dal sa-
tellite è stata da record: 1000 fotoni al
secondo per centimetro quadrato nell'inter-
vallo 10-1000 keV e 14 fotoni al secondo per
metro quadrato nell'intervallo 100MeV-
10GeV. Il cosiddetto “afterglow”, ovvero il
flusso di fotoni a energie via via minori che
seguono con crescente ritardo i fotoni
gamma, è durato anch'esso a lungo e ha in-
teressato tutti i domini dello spettro elettro-
magnetico, fino alle onde radio.
Dall'analisi delle varie osservazioni gli
astronomi hanno potuto calcolare anche la
distanza del GRB, risultata pari a 3,6 mi-
liardi di anni luce, quindi relativamente
breve se si considera che il 95% dei lampi
gamma finora registrati sono apparsi a di-
stanze maggiori. Questo spiega perché il
fenomeno sia risultato particolarmente
energetico e luminoso, soprattutto nei
raggi gamma, mentre nel visibile, dove ha
raggiunto all'apice una magnitudine di 7,4
(misurata dal RAPid Telescopes for Optical
Response, Fenton Hill Observatory, New
Mexico), è secondo solo all'eccezionale GRB
080319B, che nel marzo del 2008 era arri-
vato alla magnitudine visuale 5,3.
Come si può immaginare, una volta segna-
lata da Fermi e Swift, la sorgente del GRB
130427A è stata puntata da numerosi stru-
menti al suolo e si è potuto così constatare
S
equenza dell’insorgenza del GRB
130427A, da 3 minuti prima del-
l’inizio del lampo a 14 ore dopo. Nei
primi frame, relativi ai 15 secondi ini-
ziali, si nota una spiccata variabilità.
[NASA/DOE/ Fermi LAT Collaboration]
1...,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44 46,47,48