l'Astrofilo ottobre 2012 - page 19

mante, ora dismessa) al telescopio
Blanco, di 4 metri di diametro, instal-
lato negli anni ’70 al Cerro Tololo
Inter-American Observatory (CTIO),
sulle Ande cilene.
Il 12 settembre scorso è stata presa la
prima luce puntando l’ammasso glo-
bulare 47 Tucanae e l’ammasso di galassie
Fornax, con risultati più che soddisfacenti,
come dimostrano le immagini di questa pa-
gina. Ovviamente si tratta di semplici test
che non sfruttano appieno né le potenzia-
lità dello strumento né quelle del software
di gestione. La fase operativa con raccolta
di dati scientifici inizierà solo a dicembre,
dopo le necessarie messe a punto e dopo
aver verificato la magnitudine limite rag-
giungibile, elemento critico per questo tipo
di dispositivi, dal quale dipende la massima
distanza cosmologica raggiungibile senza
perdita di informazione. Per dare un’idea
delle spaventose capacità di DECam è suffi-
ciente dire che ad ogni ripresa (multibanda,
con sensibilità senza precedenti nel rosso)
catturerà i fotoni di oltre 100000 galassie!
Si stima che nei 5 anni di survey program-
mati riuscirà a scoprire almeno 300 milioni
di galassie,
100000 am-
massi
di ga-
lassie
570
megapixel suddivisi in 62 sen-
sori che lavorano assieme co-
me se fossero un unico CCD.
È questo l’impressionante biglietto da visita
della più potente camera digitale per ripre-
se astronomiche finora realizzata. Si chiama
Dark Energy Camera, o semplicemente DECam,
è stata costruita presso il Fermi Natio-
nal Accelerator Laboratory ed è il frut-
to di un lungo lavoro che ha vi-
sto impegnati 23 istituti scienti-
fici di Stati Uniti, Spagna, Gran
Bretagna, Brasile e Ger-
mania, riuniti nel consor-
zio Dark Energy Sur-
vey, finanziato e co-
ordinato dalla Na-
tional Science Foun-
dation e dal De-
partment of
Energy (en-
trambi statu-
nitensi).
La DECam,
destinata co-
me suggeri-
sce il nome a
ricerche sull’ener-
gia oscura, è stata
abbinata (in sosti-
tuzione di una ca-
mera meno perfor-
N
ella pagina a
fianco, l’im-
ponente DECam
contornata dai
tecnici che l’-
hanno costruita al
Fermilab. In que-
sta pagina, i primi
due test sul
campo, con le ri-
prese dell’am-
masso globulare
47 Tucanae e
dell’ammasso di
galassie Fornax,
dove spicca in
basso la spirale
barrata NGC 1365.
Ovviamente è im-
possibile apprez-
zare in stampa
l’enorme risolu-
zione degli origi-
nali, che se
riprodotti in scala
1:1 sarebbero lar-
ghi 4,5 metri!
[Reidar Hahn,
NSF, DOE, CTIO]
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