l'Astrofilo gennaio 2012 - page 9

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ASTROBIOLOGIA
ASTROFILO
l’
massima (pianeta pieno) coincide con la
congiunzione superiore, quella minima
(emisfero notturno rivolto verso di noi) con
la congiunzione inferiore.
Ciò che ci mostrerà lo spettro planetario
sarà quasi sempre un miscuglio delle “im-
pronte” lasciate dalle due fonti luminose
che si intensificano o si indeboliscono con
l’alternarsi delle fasi. Già da qui si potreb-
bero trarre degli indizi interessanti, ma
non basta, perché non si può escludere to-
talmente che sia la stella a produrre quelle
che sembrano impronte di luce artificiale,
poi semplicemente riflesse dal pianeta.
Abbiamo visto che il flusso riflesso cala o
cresce col quadrato della distanza. Suppo-
niamo che il pianeta sia nel punto più lon-
tano della sua orbita (apoastro): lì riceverà
meno luce (per unità di superficie) che in
altri punti dell’orbita, e quindi ne rifletterà
di meno. Il contrario accade al periastro.
Considerando anche tutti i punti intermedi
possiamo disegnare una curva di luce la cui
forma avrà dirette corrispondenze nello
spettro planetario, sotto forma di varia-
zioni di intensità del continuum e delle
righe ad esso sovrapposte.
Ma ciò vale solo per la luce naturale! In-
fatti, il flusso generato dalla luce artificiale,
essendo questa solidale al pianeta, rimarrà
1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,...48
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