l'Astrofilo marzo 2012 - page 6

PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
C
omparazione
con distanze
in scala fra il si-
stema planetario
di KOI 961 e il si-
stema satellitare
di Giove. Anche se
le dimensioni di
tutti i corpi sono
state esagerate
per meglio evi-
denziarli, si tratta
chiaramente di
due sistemi con
estensioni molto
simili. Questo con-
fronto fa anche ri-
flettere sul sottile
confine che esiste
fra pianeti e stelle.
[NASA/JPL-Caltech]
I nuovi spettri dovevano servire a confer-
mare il sospetto che KOI 961 potesse essere
praticamente identica a una nana rossa
molto famosa e assai ben caratterizzata, la
Stella di Barnard. Comparando i colori e le
righe spettrali nel visibile e nel vicino infra-
rosso è emersa una forte somiglianza fra le
due stelle, a livello di temperatura, metal-
licità, età, proprietà rotazionali. Una volta
calcolata anche la distanza di KOI 961, ri-
sultata di 126,2
±
20,5 anni luce, è stato pos-
sibile stimare tre grandezze fondamentali
di KOI 961: la massa, pari a 0,13
±
0,05 masse
solari, il raggio, pari a 0,17
±
0,04 raggi so-
lari, e la luminosità, pari a 2,4 ×10
-3,0
±
0,3
volte la luminosità del Sole.
Giunti a questo punto, conoscendo l’esatta
percentuale del disco stellare occultato dai
singoli corpi (deducibile dalla profondità
delle curve di luce dei transiti) e potendo di
quei corpi determinare le distanze astrocen-
triche (dalla durata dei transiti sul disco), è
stato relativamente semplice per il team di
Muirhead calcolare con buona approssima-
zione i diametri dei tre pianeti: 9950
±
2800
km per KOI 961.01, 9310
±
2550 km per KOI
961.02 e 7270
±
2300 km per KOI 961.03.
Siamo pertanto in presenza dei più piccoli
pianeti extrasolari finora verificati, l’enne-
simo record per Kepler, e considerando che
Marte ha un diametro di 6792 km è evi-
dente che KOI 961.03 è anche il primo eso-
pianeta di taglia marziana finora scoperto,
un traguardo impensabile fino a pochi mesi
fa. La probabilità che il segnale riferito a
questo pianeta sia in realtà un falso positivo
e che quindi il calo di luminosità ad esso at-
tribuito sia di natura diversa dal transito
è inferiore all’1%, il che equivale alla cer-
tezza dell’esistenza del piccolo pianeta.
L’aver riconosciuto tre pianeti più piccoli
della Terra attorno al tipo di stella più dif-
fuso nella Galassia lascia supporre che di
quei mondi possano esisterne milioni e
forse miliardi, una parte dei quali sicura-
mente orbitanti all’interno della zona abi-
tabile (dove su una superficie rocciosa può
esistere acqua liquida). Non è questo il caso
dei pianeti di KOI 961, che distando dalla
loro stella 0,9 milioni di km (KOI 961.02),
1,2,3,4,5 7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,...48
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