l'Astrofilo dicembre 2011 - page 8

PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
monitoraggio circa 150 mila stelle
di sequenza principale, sparse su
un’area celeste di appena 105° qua-
drati, compresa fra le costellazioni
del Cigno e della Lira, registrando
ogni loro minima variazione di lu-
minosità. Se tali variazioni risul-
tano essere cicliche, la causa può
essere il transito di un pianeta sul
disco della stella.
Anche se quel pianeta avesse di-
mensioni paragonabili a quelle
della Terra, l’attenuazione della
luce stellare sarebbe estremamente piccola,
dell’ordine di 1 parte su 10000. Chiaramen-
te, pianeti più grandi della Terra producono
cali di luminosità più consistenti; viceversa
nel caso opposto.
Affinché l’individuazione di un pianeta da
parte di Kepler possa definirsi certa, è neces-
sario registrare almeno 4 transiti con identi-
che caratteristiche fotometriche, il che richie-
de almeno 3,5 anni per un pianeta distante
circa 1 unità astronomica dalla sua stella.
Non a caso è questa la durata minima previ-
sta per la missione.
Solo nei primi 4 mesi di attività, Kepler ha
generato un elenco di 1235 candidati pia-
neti, una settantina dei quali di tipo terre-
stre, di cui 5 collocati nella cosiddetta zona
abitabile, un ristretto intervallo di distanze
dalla stella centrale entro le quali
un pianeta roccioso dotato di at-
mosfera può conservare in super-
ficie l’acqua allo stato liquido.
Come specificato, si tratta di can-
didati pianeti, infatti per tutti
sono necessarie verifiche da effet-
tuarsi con gli spettrografi in dota-
zione ai grandi telescopi al suolo.
Già verificati sono invece in gran
parte i circa 600 pianeti extraso-
lari scoperti tramite HARPS, il
più potente spettrografo attual-
mente esistente, in attività su uno
storico telescopio di 3,6 metri di
diametro dell’ESO.
Abbiamo già accennato che in
questo caso la tecnica adottata è
quella della velocità radiale, che
consiste nel riconoscere nelle ri-
ghe spettrali delle stelle un com-
portamento attribuibile all’azione
gravitazionale di un pianeta.
Se una stella non è disturbata nel
suo moto rettilineo (quello che la
porta a ruotare attorno al centro
I
l telescopio spaziale Kepler du-
rante la fase di assemblaggio del
fotometro. [Ball Aerospace]
C
urve di luce di
5 pianeti ex-
trasolari scoperti
da Kepler. Am-
piezze e profon-
dità variano in
funzione delle di-
mensioni di stella
e pianeta. [NASA]
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