l'Astrofilo dicembre 2011 - page 18

STRUMENTI
ASTROFILO
l’
N
ortheK presenta uno dei mo-
delli di punta della serie da
250 mm di apertura: il Casse-
grain classico 250 mm f/15. Questo
schema ottico, costituito da primario
parabolico e secondario iperbo-
lico, è poco presente nel
mercato amatoriale
per la difficoltà di
realizzazione
delle figu-
re
ottiche, a tutto vantaggio di
schemi più facili da costruire
in grandi quantità e la cui
realizzazione ottica ha inci-
denza minore sul costo di
produzione, specie se la
meccanica è ridotta all’osso.
Infatti, in diametri maggiori e/o per
uso professionale, i Cassegrain sono
lo schema consueto.
Grazie al suo cam-
po corretto relati-
vamente este-
so, è pos-
sibile,
a
fian-
co dell’u-
tilizzo in alta
risoluzione, anche un
impiego proficuo in riprese di pro-
fondo cielo per oggetti angolar-
mente poco estesi. Si può inoltre
utilizzare in deepsky accoppiato a un
correttore-riduttore, come d’al-
tronde avviene spesso in diametri
più elevati. Ovviamente questo pre-
suppone che la montatura sia all’al-
tezza per questo genere di riprese.
Lo strumento è realizzato in carbo-
nio e lega di alluminio, con molta at-
tenzione ai parametri meccanici per
fare in modo che tutto l’insieme fun-
zioni al meglio. La teoria “spanno-
metrica” che mette l’accento sulla
inutilità di molti accorgimenti strut-
turali, viene poi normalmente smen-
tita quando si utilizza il telescopio
frequentemente e si pretendono dal
medesimo risultati al limite della sua
apertura e della configurazione. Il
Cassegrain 250 è fatto per essere
usato anche tutte le sere in cui il see-
ing è magari non proprio al meglio,
ma riesce comunque a rendere la
seduta osservativa divertente e pro-
ficua grazie agli accorgimenti co-
struttivi. Fattore importante,
considerando oramai i cieli euro-
pei e non solo, e anche il minor
tempo libero a disposizione
degli astrofili per prepararsi
a un paio di ore di relax.
Lo specchio primario è un f/3,
elemento ottico molto diffi-
cile da realizzare soprattutto
tenendo in considerazione
che va in un telescopio di pic-
cole dimensioni e che quindi
non può superare determinati
prezzi di vendita. Questa scelta
è dovuta all’esigenza di mante-
nere la distanza tra primario e se-
condario la più bassa possibile, e
come risultato avere un tubo abba-
stanza corto e leggero, ideale per le
montature amatoriali fino a 25 kg di
portata fotografica. Lo specchio pri-
mario è costruito in Suprax di Schott,
ha uno spessore di 25 mm e pesa 2,5
kg, una bella rivoluzione rispetto ai
molti 45-50 mm del peso di 5 kg che
si trovano in telescopi di qualità. Per-
ché questa scelta? Non certamente
per risparmiare sul costo del vetro
(anzi, più è sottile più è difficile lavo-
rare la superficie con precisione),
quanto piuttosto perché un utente
che acquista un telescopio in questa
NortheK Cassegrain
classico 250 mm f/15
1...,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17 19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,...48
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