GALASSIE
ASTROFILO
l’
S
opra, un altro
campione delle
oltre 120 galassie
submillimetriche
osservate prima
con APEX e poi
con ALMA. Le sor-
genti in questione
sono qui di colore
rosso-arancio,
mentre quelle di
tonalità verde-az-
zurra sono state
fotografate in IR
da Spitzer. [ALMA
(ESO/NAOJ/
NRAO), J. Hodge
et al., A. Weiss et
al., NASA].
Il video a destra
evidenzia il
grande migliora-
mento portato da
ALMA nel posi-
zionamento delle
sorgenti submilli-
metriche. [ESO]
In quell'occasione
APEX era stato pun-
tato su una regione
di cielo nota col no-
me di Chandra Deep
Field South, ben no-
ta per essere stata
indagata a varie lun-
ghezza d'onda, in-
clusi i raggi X attra-
verso il telescopio
spaziale Chandra (di
qui il nome). Le sor-
genti evidenziate da
APEX erano state
oltre 120, ma nessu-
na di esse con una
risoluzione sufficien-
te a identificarle nel-
le immagini prese da
altri strumenti. In so-
stanza, quella survey
di APEX non aveva
aggiunto granché a
quel poco che già si
sapeva circa quelle
sorgenti.
Tutto è però cambiato non appena ALMA è
divenuto parzialmente operativo, sono in-
fatti bastate 15 delle 66 antenne oggi di-
sponibili per permettere a un team inter-
nazionale di ricercatori, guidato da Jacque-
line A. Hodge (Max-Planck-Institut für Astro-
nomie, Germania), di localizzare con elevata
precisione e con una nitidezza senza prece-
denti le galassie responsabili dell'emissione
portato anni addietro a una paradossale
constatazione: alcune galassie submillime-
triche risultavano produrre così tante stelle
(migliaia di volte più della Via Lattea) da
mettere a rischio la loro stabilità struttu-
rale. In altre parole, la pressione della radia-
zione emessa dalle giovani stelle avrebbe
potuto smembrare quelle galassie.
Il primo, importante tentativo di capire co-
me stavano realmente
le cose era stato fatto
qualche anno fa con
l'Atacama Pathfinder
Experiment telescope
(APEX), una parabola
di 12 metri di diametro
collocata sull'altopiano
di Chajnantor, in Cile, il
cui compito principale
era quello di fare da
apripista ad uno stru-
mento ben più po-
tente, ALMA (Atacama
Large Millimeter/sub-
millimeter Array).
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