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GIUGNO 2013
PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
scente cratere. Quella mescolanza fa sì che le
masse di ejecta distribuite a raggiera attorno
al bordo del cratere assumano forme lobate,
quasi a petalo. Pertanto, nel corso di quegli
impatti minori i detriti più che volare via flui-
scono verso l'esterno sotto forma di gigan-
tesche ondate di fango, che poi ghiacciano
per le basse temperature. In queste pagine,
i crateri che mostrano più chiaramente quel
tipo di ejecta sono indicati da frecce. Conclu-
dendo è quasi superfluo rimarcare come un
accurato studio di tutti i crateri marziani da
impatto dotati di buca centrale e di quelli
con ejecta lobati potrà fornire importanti in-
formazioni sull'evoluzione dell’idrologia del
pianeta rosso, che potranno essere facil-
mente integrate con quelle raccolte attra-
verso altri metodi di indagine.
I
n questa spetta-
colare ripresa
dei “twin craters”
le frecce indicano
le ondate di fan-
go prodottesi a
seguito di alcuni
impatti minori.
[ESA/DLR/FU Ber-
lin (G. Neukum)]
n
1...,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16 18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,...48