GALASSIE
ASTROFILO
l’
A
sinistra ab-
biamo una
piccola sezione
del Chandra
Deep Field South,
ricavata som-
mando immagini
profonde otte-
nute con i tele-
scopi spaziali
Chandra e Hub-
ble in oltre 1100
ore di posa. Se
sfocassimo l’im-
magine, molte
galassie si con-
fonderebbero le
une nelle altre,
esattamente ciò
che è avvenuto in
banda submilli-
metrica prima di
ALMA. [NASA]
Sotto, una sele-
zione delle galas-
sie viste in alta
risoluzione con
ALMA, sovrappo-
ste a immagini IR
di Spitzer. [ESO]
dell'universo, quella in cui ci fu un'iperpro-
duzione di stelle, innescata da un sostenu-
to tasso di fusioni fra galassie primordiali,
quelle stesse fusioni che avrebbero poi dato
forma all'universo a noi contemporaneo.
La correlazione fra galassie submillimetriche
e galassie caratterizzate da iperproduzione
stellare si deve al fatto che
dove nascono tantissime
stelle, incluse quelle di e-
normi dimensioni dalla vi-
ta breve, si forma anche
tantissima polvere, la qua-
le assorbe la radiazione ul-
travioletta e visibile irra-
diata dalle stelle, reirra-
diandola complessivamen-
te a lunghezze d'onda di
gran lunga maggiori: in-
frarosso, onde submillime-
triche e millimetriche, fino
alle onde radio. Ciò com-
porta che per capire che
cosa avviene in quelle pro-
lifiche galassie è indispen-
sabile osservarle anche ol-
tre l'infrarosso. Se però gli
strumenti utilizzati a quel
fine non garantiscono una
adeguata risoluzione, ogni
sorgente appare come una
indistinta macchia sfocata, di dimensioni an-
golari notevolmente superiori a quelle della
sorgente vera e propria, e può ingenerare
confusione nell'attribuzione delle contro-
parti in domini diversi dello spettro, soprat-
tutto in presenza di campi densamente po-
polati di galassie. Questa situazione aveva
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