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MAGGIO-GIUGNO 2015
PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
F
ino a non molti decenni addietro era difficile immaginare
che nel sistema solare potesse esserci acqua su corpi pla-
netari diversi dalla Terra. Si sapeva che ce n'era nelle co-
mete sotto forma di ghiaccio, si sospettava che in quello
stesso stato potesse essercene su Marte e solo gli
astronomi più ottimisti speravano di poterla un
giorno scoprire su qualche grande luna. Mo-
delli numerici degli anni '70 indicavano che
sul più grande satellite naturale di
Giove (e dell'intero sistema solare),
Ganimede, il cui diametro supera
quello del pianeta Mercurio, po-
teva esistere un oceano glo-
bale nascosto al di sotto di
uno spessissimo strato su-
perficiale composto di
rocce e ghiaccio.
I tempi erano intui-
bilmente prema-
turi affinché gli a-
stronomi potes-
sero disporre
degli stru-
menti ne-
cessari a
un'even-
tuale ve-