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ASTROFILO
l’
fine, avere due immagini dello stesso campo
stellare ripreso a 6 mesi di distanza consente
già di calcolare le parallassi delle stelle visi-
bili (almeno di quelle non più lontane di
qualche centinaio di anni luce, meglio se
meno) e quindi di capire se fra di esse ce ne
sono di particolarmente vicine al Sole.
A spingere Luhman verso quella ricerca e in
particolare verso il database di WISE ha con-
tribuito anche il fatto che mai prima di
quella missione si erano andate a cercare
nane brune anche in prossimità del piano
galattico, dove il sovraffollamento di sor-
genti rende complicata la loro identifica-
zione. La scansione del cielo era insomma
più completa che mai, le nane brune erano
già posizionate, non restava che trovare
quali fra esse mostravano un veloce moto
proprio, indice di vicinanza al nostro sistema
solare. Al termine della comparazione fra le
due mappature di WISE, Luhman è riuscito
a individuare nella costellazione della Vela
un candidato molto interessante, una stella
di magnitudine infrarossa 10 circa, catalo-
W
ISE J1049
vista dal te-
lescopio di 40 cm
di diametro, che
ne ha permesso la
scoperta. Nel ri-
quadro l’imma-
gine del Gemini
South telescope
che ha svelato la
binarietà. [NASA/
JPL/Gemini Obser-
vatory/AURA/NSF]
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,...48