STELLE
ASTROFILO
l’
Ruotando entrambe
attorno al comune
baricentro, spostano
continuamente il cen-
tro fotometrico (in
strumenti che, come
WISE, non riescono a
separarle) e ciò po-
trebbe in teoria aver
introdotto degli er-
rori nella misura della
parallasse (oltre che
del moto proprio). In
realtà ciò non è avve-
nuto, almeno non
sensibilmente, perché
le due nane, che di-
stano fra loro 3 unità
astronomiche (corri-
spondenti a 1,5 arco-
secondi per l'osser-
vatore
terrestre),
completano una rivo-
luzione in circa 25
anni, quindi in un
lasso di tempo molto
più lungo della base
semestrale entro la
quale la parallasse
viene calcolata.
L'entrata in scena di
queste due nuove vi-
cine del Sole ha im-
portanti e più o me-
no dirette ricadute
sia sullo studio delle
nane brune nel loro
insieme, sia sull'analisi delle atmosfere pla-
netarie dei giganti gassosi che apparten-
gono a sistemi extrasolari. WISE J1049
permetterà infatti agli astronomi di esami-
nare con elevato dettaglio spettroscopico
due atmosfere del tutto simili a quelle dei
grandi pianeti in orbita attorno ad altre
stelle, con il vantaggio di non avere il di-
sturbo arrecato dalla luce stellare, che quasi
sempre impedisce di andare al di là della
semplice scoperta del pianeta. L'estrema vi-
cinanza di WISE J1049 rende inoltre ogni ri-
cerca svolta in quell'ambito decisamente più
agevole che in precedenza e l'osservazione
diretta delle due nane potrebbe portare alla
Q
uesto dia-
gramma mo-
stra la distribu-
zione dei sistemi
stellari più pros-
simi al Sole, in
proiezione sul
piano del nostro
sistema solare. Si
noti come WISE
J1049 si trovi ad
appena 2 anni
luce da Alfa Cen-
tauri. [Janella
Williams, Penn
State University]
scoperta di eventuali pianeti in orbita at-
torno a esse, attraverso la misurazione nel
tempo delle velocità radiali delle nane stesse
(ovviamente al netto del moto proprio del
sistema e dei moti reciproci delle due nane).
È estremamente improbabile che un even-
tuale pianeta di quel sistema possa offrire un
habitat adatto alla vita come noi la cono-
sciamo, per un periodo sufficientemente
lungo affinché abbia un minimo sviluppo,
ma l'idea di poter avere anche una remota
chance a così breve distanza da casa è affa-
scinante. I risultati del lavoro di Luhman
sono stati pubblicati il 10 aprile scorso su
The Astrophysical Journal Letters
.
n
1,2,3,4,5,6,7,8,9 11,12,13,14,15,16,17,18,19,20,...48