PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
effetto serra. Que-
sto viene visto co-
me indispensabile
al mantenimento
di una temperatu-
ra accettabile, con-
siderando che Ke-
pler-62f riceve dal-
la sua stella solo il
40% dell'energia
che la Terra riceve
dal Sole. Quelle me-
desime condizioni
sarebbero invece
non auspicabili per Kepler-62e, il quale ri-
cevendo il triplo dell'energia ricevuta dal
suo vicino sarebbe un umidissimo forno.
Diverse composizioni delle atmosfere po-
trebbero invertire le sorti dei due piane-
ti, con Kepler-62e che diventa ospitale e
Kepler-62f che si trasforma in un freezer.
L'unico modo per sapere quale scenario si
confà alla realtà è quello di osservare diret-
tamente le loro atmosfere, attività sicura-
mente alla portata dei telescopi della
prossima generazione.
Secondo L. Kaltenegger, D. Sasselov e
S. Rugheimer, autori di uno dei di-
versi articoli dedicati a queste sco-
perte e apparsi sulle ultime edizioni
di
Science
e
The Astrophysical Jour-
nal
, qualora uno dei tre pianeti po-
tenzialmente abitabili fosse un
waterworld (un pianeta d'acqua, al-
meno in superficie), la sua analisi
spettrale durante i transiti dovrebbe
rilevare impronte tipiche a seconda
della posizione del pianeta all'in-
terno della zona abitabile, ma come
si può immaginare ciò può essere
fatto solo nel corso dei transiti.
Rimandando l'incognita della compo-
sizione atmosferica a tempi futuri, si
I
l grafico a fianco rappresenta la rela-
zione attesa fra massa e raggio (ovvero
la densità media) per diversi pianeti. La
legenda indica la composizione chimica
prevalente. Ci sono indizi che portano a
considerare Kepler-62e e Kepler-62f par-
ticolarmente ricchi di acqua. Kepler-11b e
Kepler-11f sono evidentemente dei mini-
Nettuno gassosi. [L. Kaltenegger (MPIA)]
Q
uesto raffron-
to è indicati-
vo di come nell’ul-
timo anno abbon-
dante gli astrono-
mi si siano avvici-
nati a scoprire
pianeti grandi co-
me la Terra. Ke-
pler-62f è l’ultimo
scoperto e confer-
mato in ordine di
tempo. [NASA/
Ames/JPL-Caltech]
null’altro. L'opinione più diffusa è comun-
que quella che i due corpi abbiano masse ti-
piche dei pianeti terrestri e che la loro
eventuale abitabilità dipenda principal-
mente dalla composizione della loro atmo-
sfera. Secondo Borucki, affinché Kepler-62f
possa offrire condizioni adatte alla vita
come noi la conosciamo è necessario che
abbia, oltre a una superficie terracquea,
anche un'atmosfera ricca di anidride carbo-
nica, in grado di favorire la presenza di un
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