l'Astrofilo maggio 2012 - page 39

GALASSIE
ASTROFILO
l’
dove lo attende il “punto di non ritorno”.
Questo meccanismo è molto diffuso su
varia scala nell’universo ed è piuttosto ef-
ficiente. Quando, come nel caso qui esami-
nato, opera su strutture decisamente
ampie (anni luce) c’è tutto il tempo (milioni
di anni) affinché all’interno del disco si
manifestino concentrazioni di materia in
grado di portare il disco stesso verso una
frammentazione gravitazionale e quindi
alla formazione di stelle. (Il fenomeno può
essere agevolato dalla caduta sul disco di
nubi di gas provenienti dal altre regioni.)
Questo è esatta-
mente ciò che è av-
venuto nel centro
della nostra galas-
sia, e poiché le e-
nergie in gioco por-
tano localmente la
temperatura a va-
lori compresi fra
100 e 1000 Kelvin,
va da sé che solo ri-
levanti concentra-
zioni di gas sono in
grado di contra-
stare l’azione del vi-
cino buco nero (che
porterebbe alla di-
spersione del gas),
e ciò favorisce la
nascita di stelle par-
ticolarmente mas-
sicce.
Ma che cosa centra
tutto ciò con l’oscu-
ramento della metà
degli AGN? Secon-
do Nayakshin e col-
leghi, se nel pieno
centro della nostra
galassia si sono for-
mati dischi attorno
al buco nero super-
massiccio, è ragio-
nevole supporre che
la stessa cosa sia
accaduta anche in
altre galassie, non
in tutte ma in molte
sicuramente, com-
prese quelle con AGN. Se si formano le stelle
non c’è motivo di credere che attorno ad
esse non possano formarsi anche pianeti, sa-
telliti, asteroidi e comete. Tutti i sistemi così
composti orbiterebbero a velocità altissime
attorno al buco nero, e dal momento che un
disco di stelle può presentarsi con una qua-
lunque inclinazione rispetto al piano galat-
tico, se sono presenti due o più dischi in una
regione tanto piccola, con le orbite dei sin-
goli corpi che si intersecano, beh, in tal caso
divengono inevitabili le collisioni. Conside-
rando le masse coinvolte, le velocità orbitali
N
ella simula-
zione qui a
fianco vediamo
come si organiz-
zano ed evolvono
le strutture di due
nubi di gas che
vengono catturate
gravitazionalmen-
te da un buco
nero supermassic-
cio. L’iniziale for-
ma (idealmente)
sferica viene gon-
fiata; i gas inizia-
no quindi a di-
sporsi su dischi,
che successiva-
mente si fram-
mentano, favo-
rendo concetra-
zioni di materia
che portano alla
nascita di nuove e
massicce stelle.
Non essendo i di-
schi complanari e
viaggiando le sin-
gole stelle a velo-
cità tipiche di
almeno 1000 km/s,
accade che i corpi
solidi in orbita at-
torno ad esse fini-
scono presto col
collidere, produ-
cendo quella pol-
vere che oscura gli
AGN. [S. Nayak-
shin, S. Sazonov
and R. Sunyaev]
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