l'Astrofilo maggio 2012 - page 30

NEBULOSE
ASTROFILO
l’
in tal caso i loro percorsi vengono alterati a
causa dell'interazione fra le loro cariche, e
quell'accelerazione (perpendicolare alla tra-
iettoria) causa l'emissione di radiazione. In
questo caso la radiazione è a bassa energia
e cade nella parte radio dello spettro elet-
tromagnetico. Quel particolare tipo di radia-
zione è chiamato "Bremsstrahlung" e rende
le nebulose brillanti se osservate a frequenze
comprese fra 100 MHz e 100 GHz. Dato che
gli elettroni possono passare a qualunque di-
stanza dai protoni, la Bremsstrahlung risulta
ad ampio spettro continuo.
Le nebulose spesso contengono anche idro-
geno molecolare (H
2
) e altre molecole in
quantità minori, come ad esempio il monos-
U
n esempio
lampante di
come le nebulose
appaiano mute-
voli a diverse lun-
ghezze d’onda ci
viene offerto da
RCW 120, una re-
gione di idrogeno
ionizzato (HII).
Inizialmente so-
prannominata “la
bolla perfetta” ha
rivelato presto
ben altre forme
quando ripresa
con strumenti
operanti in bande
differenti: sopra a
sinistra nel domi-
nio submillime-
trico con l’Ataca-
ma Pathfinder Ex-
periment; a de-
stra nel medio
infrarosso con lo
Spitzer Space Te-
lescope; in basso
nel lontano infra-
rosso con l’Her-
schel Space
Telescope. [ESO,
NASA, ESA]
sido di carbonio (CO). Queste molecole ruo-
tano e vibrano collidendo con altre molecole,
atomi ed elettroni, e tali vibrazioni causano
l'emissione di radiazione nella parte submil-
limetrica dello spettro (tipicamente attorno
a 100 GHz). Poiché le molecole vibrano solo
a determinate frequenze (proprio come un
campanello produce sempre lo stesso suono),
la loro radiazione appare nello spettro come
una linea piuttosto che come un continuum.
È piuttosto comune vedere che l'emissione
delle molecole segue l'emissione infrarossa
della polvere, poiché in realtà le molecole si
formano sulla superficie dei grani di polvere.
Le nebulose associate a fenomeni più ener-
getici, come i residui di supernovae, possono
anche avere un'emissione causata dalla pre-
senza di gas caldissimo (quindi emissione nei
raggi X) e di particelle relativistiche accele-
rate dall'onda shock dell'esplosione (emis-
sione radio di sincrotrone).
A differenza dello schema colore dell'HST o
di quello spesso usato per le immagini infra-
rosse, quelli che rappresentano l'emissione
attraverso questi ultimi meccanismi non
hanno uno schema colore semistandardiz-
zato. La maggior parte delle volte vengono
mostrati con una scala colore dove il colore
rappresenta semplicemente l'intensità del-
l'emissione piuttosto che l'informazione
contenuta sulla frequenza di emissione. In
questo caso le immagini sono in falsi colori
nel vero senso della parola!
n
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