l'Astrofilo maggio 2012 - page 34

ASTRONAUTICA
ASTROFILO
l’
l’impresa, invitando anche giornalisti stra-
nieri e facendo loro visitare non solo il sito
del lancio ma anche altre strutture relative
al programma spaziale.
Secondo le amministrazioni di diversi Paesi
(fra i quali USA, UK, Giappone e Corea del
Sud), quell’apparente apertura serviva a na-
scondere il vero obiettivo della missione, ov-
vero quello di testare un missile a lungo
raggio con traiettoria suborbitale, nel quale
alloggiare all’occorrenza una testata nu-
cleare. Proprio per l’esistenza di sospetti in
tal senso, la Corea del Nord era stata più
volte invitata, anche attraverso risoluzioni
delle Nazioni Unite, a rinunciare ad ulteriori
lanci di razzi vettori, inviti evidentemente re-
spinti al mittente. Prevedendo che Unha-3 sa-
rebbe comunque partito, Giappone e Corea
del Nord si erano già dichiarati pronti ad ab-
batterlo nel caso fosse transitato sopra il loro
territorio nazionale, ma ciò non è stato ne-
cessario, perché come si è potuto accertare il
razzo avrebbe avuto una traiettoria tutt’altro
che minacciosa, sviluppandosi, almeno nelle
intenzioni, sul mare aperto fra Cina e Corea
del Sud prima, e fra Filippine e Giappone poi.
Secondo il NORAD (North American Aero-
space Defense), l’ente militare congiunto
USA-Canada che scherzosamente nella notte
di Natale segue gli spostamenti della slitta di
Santa Claus, il razzo nordcoreano ha pro-
dotto una ventina di frammenti, tutti preci-
pitati in mare, dinamica confermata anche
dalle autorità giapponesi e sudcoreane, con
queste ultime che hanno avviato una impro-
babile ricerca di quei frammenti.
Anche la Corea del Nord, circa 5 ore dopo il
lancio, ha confermato con comprensibile im-
barazzo, attraverso un laconico comunicato
ufficiale della Korean Central News Agency,
il fallimento della missione, aggiungendo
che scienziati e tecnici erano già al lavoro per
capire le cause della perdita del satellite.
Per le nazioni che dubitano della buona fede
delle autorità nordcoreane, il fallimento di
Unha-3 è in un certo senso tranquillizzante,
perché dopo aver appurato (i vari servizi se-
greti) che i tecnici di quella nazione non sono
ancora in grado di assemblare una testata
nucleare in un razzo, ora è anche evidente
che quel razzo non è affidabile. L’unica con-
seguenza certa di questa poco chiara vicenda
potrebbe essere l’inasprimento delle san-
zioni a carico della già vessata popolazione
nordcoreana, la cui unica colpa è quella di
avere governanti che spendono malamente
il danaro pubblico, una situazione che non ci
è del tutto estranea…
P
rimo piano
della base di
Unha-3. La pre-
senza dei tecnici
fornisce un’idea
delle modeste di-
mensioni del
razzo. Proprio lo
stadio qui inqua-
drato potrebbe es-
sere alla base del
fallimento della
missione. [KCNA]
U
na diversa veduta della rampa di lancio,
con i tecnici alle prese con le ultime messe
a punto del razzo vettore Unha-3. [KCNA]
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