EVOLUZIONE STELLARE
ASTROFILO
l’
Riconoscere quel tipo di emissione a brevis-
sima distanza da Sagittarius A* avrebbe di-
mostrato che la presenza del buco nero non
è totalmente deleteria alla genesi stellare.
Secondo Yusef-Zadeh e colleghi, il moto
caotico e particolarmente rapido imposto
da Sagittarius A* alle nubi di gas moleco-
lare che interagiscono con esso sfavorirebbe
da un lato i processi di addensamento ne-
cessari alla formazione di nuove stelle, ma
dall'altro lato potrebbe creare occasionali
concentrazioni di gas che se sufficiente-
mente massicce sarebbero in grado di svi-
luppare un'autogravità abbastanza elevata
da contrastare le maree disgregatrici pro-
dotte dal buco nero. Questo meccanismo
era finora ritenuto possibile al di là di qual-
che parsec da Sagittarius A*, ma il team di
Yusef-Zadeh ha individuato 11 sorgenti lu-
minose nel SiO, collocabili entro circa 0,5
parsec dal buco nero, con le 3 più interne
che risultano muoversi a velocità prossime
ai 150 km/s. Tutte le sorgenti sono state in-
terpretate come getti di gas in uscita da
protostelle con età compresa fra 10 000 e
100000 anni. Le loro luminosità e velocità
di propagazione risultano in linea con
quelle misurate in regioni di formazione
stellare lontane dal centro galattico.
È la prima volta che gli astronomi osservano
potenziali protostelle a così breve distanza
dal più grande buco nero della nostra ga-
lassia, e potrebbero essercene anche molte
altre se la di-
spersione del
monossido di si-
licio è modesta
rispetto alla tra-
iettoria dei get-
ti, ovvero se ad
essere rilevate
sono prevalen-
temente quelle
sorgenti che
hanno i getti al-
lineati alla linea
di vista dell'os-
servatore.
Alla luce del nuovo scenario che viene a de-
linearsi per il centro galattico, c'è da chie-
dersi quante delle stelle che vediamo oggi
sfiorare Sagittarius A* sono nate lontane
da esso e quante invece si sono formate
nelle sue immediate vicinanze. Probabil-
mente non lo scopriremo mai, ma il sapere
che entrambe le soluzioni sono verosimili è
un ulteriore passo avanti nella conoscenza
di uno degli ambienti più estremi della no-
stra e delle altre galassie.
L
e mappe qui
sopra mostrano
su scale diverse e
con diversa so-
vrapposizione di
soggetti, gli ad-
densamenti di gas
prossimi a Sagit-
tarius A*, nei
quali quasi certa-
mente si stanno
formando nuove
stelle. Quelli ca-
ratterizzati da una
forte emissione
nella riga dell’os-
sido di silicio sono
rappresentati co-
lor rosso-magenta.
[F. Yusef-Zadeh,
ALMA/ESO]
A sinistra abbia-
mo due immagini
del centro della
nostra galassia (il
campo è di 1x1
arcosecondi), dal-
le quali si nota
Sgr A* in azione.
Un flash in corri-
spondenza della
sua posizione in-
dica la consuma-
zione di un “pa-
sto”. Fra le due
pose sono passati
39 minuti. La riso-
luzione è di 0,040
arcosecondi/pixel.
[NACO/VLT/ESO]
n
1...,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19 21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,...48