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GALASSIE
MAGGIO 2013
ASTROFILO
l’
Nei nuclei delle galassie si
osservano con crescente in-
teresse gli effetti dei pasti
consumati dai buchi neri
centrali. La casistica sta di-
ventando corposa e a se-
conda dei protagonisti
coinvolti si hanno effetti
commisurati alle loro
masse. Nell'episodio più re-
cente a farne le spese è
stato un titanico pianeta.
C
he i buchi
neri super-
massicci ac-
quattati al centro
di moltissime ga-
lassie possano di-
vorare tutto ciò che
capita loro a tiro è cosa
nota. Le “prede” possono
essere più o meno grandi e numerose, ma
l'effetto è invariabilmente quello di un no-
tevole (quando non notevolissimo) incre-
mento dell'emissione luminosa ad alte
energie da parte dell'ambiente che ospita
il buco nero. I quasar sono l'esempio più
lampante al riguardo e sono la testimo-
nianza della caduta di ingenti quantità di
materia sul buco nero, tipicamente nel
corso o a seguito di fusioni fra galassie.
Ma esistono anche eventi di minore por-
tata, che avvengono in epoche dell'uni-
verso più vicine a noi e quindi meno vio-
lente, che coinvolgono buchi neri gene-
ralmente quiescenti che solo occasional-
mente si nutrono di singoli malcapitati che
si trovano a transitare nei loro paraggi.
P
ianeti che vagano liberi nello spazio incontrano sul loro
percorso un buco nero supergigante. Potrebbe essere uno
scenario tipico di molti centri galattici. Di tanto in tanto un
pianeta finirebbe col cadere sul buco nero e si avrebbe un
evento come quello riassunto in questo articolo.
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