ASTROFILO
l’
ASTRONAUTICA
C’è un piccolo robot che gironzola su Marte da quasi
3000 giorni, e pensare che doveva farlo per soli 90
giorni. È Opportunity, il rover più longevo della storia
dell’astronautica. Vediamo come procede questa
straordinaria avventura.
L
’inossidabile rover marziano Opportu-
nity continua a stupire per la sua sempre
più esagerata longevità: progettato per
una missione di 3 mesi è invece ormai entrato
nel suo nono anno di attività, come dire che
ha superato di oltre 30 volte il limite ope-
rativo minimo fissato dai tecnici della NASA.
Opportunity era giunto su Marte il 25 gen-
naio 2004, atterrando all’interno di un cratere
da impatto non particolarmente vasto, l’Ea-
gle Crater, di soli 22 metri di diametro. L’at-
terraggio aveva seguito di tre settimane
quello del gemello Spirit, sceso quasi agli an-
tipodi e rimasto in attività fino al marzo 2010.
Durante la sua missione nominale, Opportu-
nity aveva già raggiunto tutti gli obiettivi
prefissati, trovando sul suolo marziano evi-
denze di un ambiente che nel lontano pas-
sato era stato umido, in altre parole segni
della remota presenza di acqua, che anda-
vano a rafforzare numerose altre osserva-
zioni in tal senso effettuate da vari orbiter.
A
sinistra, il
Mars Explo-
ration Rover Op-
portunity, rappre-
sentato al lavoro
sulla superficie di
Marte. [NASA/JPL
Cornell Univer-
sity/Maas Digital]
L
’ Eagle Crater, con al centro il lander che ha fatto
scendere Opportunity sulla superficie di Marte,
il tutto fotografato dallo stesso Opportunity dopo
essere uscito dal cratere. [NASA/JPL]