All’inizio di gennaio è stata infatti annun-
ciata su
Nature
la scoperta da parte di un
team internazionale di astronomi (coordi-
nato da Simon Casassus, dell’Università del
Cile) di flussi di materia all’interno della la-
cuna presente nel disco protoplanetario
PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
geneità nei dischi protoplanetari, così come
pianeti parzialmente formati in orbita all’in-
terno delle lacune, fino a sistemi planetari
maturi, privi di qualunque residuo del disco.
Mancava però ancora l’osservazione di una
fase cruciale, ampiamente prevista dalla teo-
ria ma priva di riscontri diretti, ovvero quella
del fluire del gas dal disco verso il pianeta in
formazione, prova regina a favore dei mo-
delli dinamici attualmente più in auge.
Diversi tentativi di osservare quella fase in
luce visibile e nell’infrarosso avevano dato
esito negativo per la sproporzione di lumi-
nosità fra la stella e la radiazione prove-
niente dal materiale in movimento verso il
protopianeta. Ma con l’entrata in funzione
dell’Atacama Large Millimeter/submillime-
ter Array (ALMA) le cose sono cambiate,
perché la sua elevatissima risoluzione spa-
ziale e la sua capacità di vedere il cielo a lun-
ghezze d’onda in cui la luce stellare è
ininfluente ai fini della visibilità dei feno-
meni che avvengono nelle sue prossimità,
hanno gettato le basi per l’osservazione del-
l’anello mancante.
I
n questo video
possiamo ap-
prezzare la posi-
zione della stella
HD 142527 all’in-
terno della nostra
galassia. [ALMA
(ESO/NAOJ/NRAO)
/Nick Risinger]
I
l sistema di HD 142527 visto da ALMA. La strut-
tura dominante è il disco esterno di gas e pol-
veri, che racchiude la lacuna scavata dal pianeta
in formazione e il piccolo disco interno al centro
del quale c’è la stella. I flussi di gas sono prossimi
alla chiazza brillante. [ALMA, S. Casassus et al.]
1...,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43 45,46,47,48