della stella HD 142527. È questo un astro
giovanissimo posto a circa 456 anni luce di
distanza dalla Terra, che sta ancora ulti-
mando la sua formazione. Dai suoi imme-
diati dintorni e fino a 10 unità astronomiche
si estende la parte interna del disco, dopo-
diché questo si interrompe bruscamente (la
densità cala di circa 300 volte), creando una
lacuna apparentemente vuota, ampia circa
130 UA. Il disco riprende a 140 UA dalla
stella, presentandosi nella sua parte più
esterna ancora più denso che in quella in-
terna e con una forma asimmetrica, più si-
mile a quella di un ferro di cavallo che non
a quella di un disco propriamente detto.
L’esistenza di quella struttura, che si pre-
senta quasi perfettamente di fronte (l’incli-
nazione del disco è di appena 20°), era già
nota da osservazioni nell’infrarosso e la vera
novità sta nel fatto che ora sono stati sco-
perti dei cospicui flussi di materia (essenzial-
mente gas) che si incanalano dal disco
esterno verso la lacuna, e che in parte pro-
cedono oltre, finendo con l’alimentare il
disco interno, che a sua volta alimenta la
stella. I flussi individuati sono due: quello
più consistente crea un filamento che si
estende ad est di HD 142527, mentre quello
meno intenso crea una struttura simile ma
più debole sul versante opposto. Entrambi
descrivono un arco di circa 140° che par-
PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
tendo da posizioni antipodali del disco
esterno trovano vertice comune nella stella,
con la velocità del gas che aumenta progres-
sivamente verso l’interno.
La presenza e le proprietà di quei flussi di
materia, nonché la forma a ferro di cavallo
del disco esterno sono compatibili con le
perturbazioni gravitazionali derivanti dal-
l’esistenza di un corpo planetario di massa
rilevante, un gigante gassoso, collocato in
orbita a circa 90 UA da HD 142527. L’osser-
vazione diretta del potenziale pianeta è
però attualmente impossibile anche con
ALMA, perché si trova totalmente avvolto
dalla materia che viene trasferita attraverso
la lacuna, e si può quindi solo avvertirne in-
direttamente la presenza.
Il fatto che dentro la lacuna il team di Ca-
sassus abbia rilevato anche la presenza di
monossido di carbonio diffuso esclude che
il pianeta possa essere in realtà una stella
nana, perché in quel caso oltre alle polve-
ri sarebbe stato spazzato completamente
pure il gas.
La quantità di gas trasferita dal disco
esterno a quello interno corrisponde a una
massa compresa fra 2 millesimi e 7 centesimi
di massa terrestre all’anno, un quantitativo
compatibile con l’azione di un pianeta gi-
gante e sufficiente a far crescere sia il pia-
neta sia la stella ai ritmi previsti dalla teoria.
B
reve sorvolo
del disco pro-
toplanetario di
HD 142527, con le
stelle della Via
Lattea che scorro-
no sullo sfondo.
[ALMA (ESO/
NAOJ/NRAO)/M.
Kornmesser]
1...,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44 46,47,48