l'Astrofilo luglio-agosto 2014 - page 33

ESOPIANETI
ASTROFILO
l’
K
epler-10b,
l’unico altro
pianeta noto della
stella Kepler-10
fu, nel gennaio
2011, il primo pia-
neta roccioso ad
essere scoperto
dal telescopio di
cui porta il nome.
Qui lo vediamo
rappresentano
con molta fanta-
sia. [NASA]
pler-10 è risultato chiaro che gli spostamenti
della stella attribuibili a Kepler-10c pote-
vano essere giustificati solo ammettendo
che quel pianeta avesse una massa equiva-
lente a 17,2 Terre. Nulla di strano se non
fosse che le misurazioni del diametro di Ke-
pler-10c, basate sui numerosissimi transiti
del pianeta sul disco stellare (il periodo di ri-
voluzione è di 45 giorni), forniscono un va-
lore pari a 2,35 volte quello della Terra, ossia
30000 km. Da ciò si deduce una densità di
7,1 g/cm
3
, la più alta finora accertata in un
pianeta. E questa volta il margine di incer-
tezza introdotto dalle tecniche osservative è
estremamente ridotto, anche perché il team
di Dumusque ha utilizzato lo spettrografo
HARPS-N (High Accuracy Radial velocity Pla-
net Searcher for the Northern emisphere) in
dotazione al Telescopio Nazionale Galileo
(La Palma, Canarie), forse il migliore spettro-
grafo al mondo nel suo campo d'azione, es-
sendo capace di evidenziare variazioni nelle
velocità radiali di appena 1 metro al se-
condo. Livelli così spinti di precisione e di in-
dagine possono essere facilmente vanificati
dalle fenomenologie che interessano gli
strati più superficiali delle stelle, come oscil-
lazioni, pulsazioni, movimenti del plasma
nelle regioni attive etc. Nel caso di Kepler-
10, però, quel rischio è praticamente inesi-
stente, trattandosi di una stella molto
vecchia: ha infatti 10,6 miliardi di anni,
un'età alla quale le fenomenologie ordina-
rie sono assai poco accentuate. Non ci sono
dunque dubbi sulla peculiarità di Kepler-10c,
che non può che essere un pianeta con la
massa di un miniNettuno, concentrata in un
globo di taglia definibile terrestre (nell'ac-
cezione più ampia del termine). Verosimil-
mente ha una superficie rocciosa circondata
da una sottile e densa atmosfera che po-
trebbe contenere acqua, elemento la cui
presenza non viene esclusa dai ricercatori.
Queste caratteristiche confermano che la
quantità di metalli nel giovane universo
(circa 3 miliardi di anni dopo il Big Bang) do-
veva essere più rilevante di quanto general-
mente sostenuto, ed è di conseguenza
possibile che già in quelle lontane epoche
possano essere apparse da qualche parte le
prime forme di vita. Per adesso Kepler-10c è
l'unico pianeta conosciuto che abbia quelle
caratteristiche, ma tanto è bastato per
creare la nuova classe delle mega-Terre. Ci
sono tutti i presupposti per credere che non
rimarrà solo a lungo.
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