EVOLUZIONE STELLARE
ASTROFILO
l’
University,
Milton
Keynes, UK), in un
articolo apparso in
maggio su
Astrono-
my & Astrophisics
. Il
punto di partenza è
stata l'ipotesi se-
condo la quale le ma-
gnetar sono il frutto
dell'evoluzione di un
sistema binario com-
posto di stelle di mas-
sa elevata. L'evolu-
zione di un siffatto si-
stema comporta tra-
sferimenti e perdite
di materia che pos-
sono agevolare la formazione di una ma-
gnetar invece di un buco nero. Per confer-
mare l'ipotesi bisognava dimostrare che il
progenitore di almeno una magnetar aveva
realmente una compagna. Cercarla in orbita
attorno a una qualsivoglia magnetar è inu-
tile perché le esplosioni delle supernovae
spezzano i legami gravitazionali di quel
tipo, accelerando le stelle compagne a
grande velocità e disperdendole nello spa-
zio (sono le cosiddette “runaway stars”).
Quello che bisogna cercare è dunque prin-
cipalmente una stella dal veloce moto pro-
prio, in qualunque direzione attorno a una
magnetar, sperando di trovarla a una di-
stanza non troppo elevata, così da ridurre i
tempi della ricerca e da poter associare più
facilmente i due astri separati.
Wd1 è l'ambiente ideale in cui condurre
quel tipo di ricerche: c'è una sola magnetar
nota e non può che essersi formata meno di
10000 anni fa; viste le dimensioni dell'am-
masso e le velocità tipiche delle stelle fuggi-
tive (difficilmente oltre i 100 km/s), la ex
compagna della ma-
gnetar non dovrebbe
essere già uscita dal-
l'ammasso o comun-
que, nella peggiore
delle ipotesi, non do-
vrebbe essere uscita
di molto. Quella stella
deve dunque essere
ancora là, da qualche
parte, e per trovarla
Clark e colleghi, di o-
gni possibile candida-
to, hanno misurato la
velocità radiale e han-
no analizzato la luce
con lo strumento FLA-
MES (da Fibre Large
Array Multi Element
Spectrograph) in dota-
zione all'unità Kueyen
del Very Large Tele-
scope dell'ESO.
A
fianco, un
video che ci
fa idealmente vo-
lare nell’ammasso
aperto Wd1, fino
a portarci a due
passi dalla ma-
gnetar J1647-45.
[ESO/L. Calçada]
Sotto, una foto ri-
salente all'epoca
in cui fu scoperto
Westerlund 1, che
ritrae il professor
Bengt Westerlund
(il secondo da si-
nistra) in compa-
gnia del noto
astronomo e di-
vulgatore scienti-
fico Åke Wallen-
quist (sul margine
sinistro), della si-
gnora Wallen-
quist e di alcuni
giovani ricerca-
tori. [foto di Ber-
til Pettersson]