l'Astrofilo luglio 2012 - page 9

GALASSIE
ASTROFILO
l’
questa ricerca non si sono accontentati di sa-
pere con miliardi di anni di anticipo che cosa
accadrà alla nostra galassia, hanno voluto
anche valutare attraverso simulazioni al
computer l'eventuale coinvolgimento di altri
membri del Gruppo Locale (che non siano le
più vicine fra le galassie satelliti, Nubi di Ma-
gellano, M32, M110 e altre minori, per certo
destinate a scomparire durante il grande
evento), considerando che Andromeda e Via
Lattea sono le più massicce del Gruppo Lo-
cale: la prima contiene circa 1000 miliardi di
stelle e raggiunge i 220mila anni luce di dia-
metro; la seconda ha forse 400 miliardi di
stelle e si estende per circa 120mila anni luce.
(In passato tutti questi valori sono frequen-
temente cambiati, indicando talvolta che era
la Via Lattea quella più grande; oggi si tende
a ritenere che la nostra galassia abbia solo
più materia oscura, e che sia invece al se-
condo posto per dimensioni e popolosità.)
Le simulazioni realizzate da van der Marel e
colleghi riescono a descrivere dettagliata-
mente la dinamica dello scontro, generando
diversi scenari a seconda delle variabili che si
considerano, la principale delle quali è rap-
presentata da M33, che le più recenti ricerche
confermano essere strettamente legata ad
Andromeda (è di fatto un suo satellite), con
la conseguenza che potrebbe avere un ruolo
attivo nell'evento collisionale. Ponendo oggi
come tempo zero delle simulazioni, sulla
base dei dati attualmente a disposizione, fra
3,87 miliardi di anni ci sarà il primo incontro
pericentrico fra Via Lattea e Andromeda, una
reciproca immersione durante la quale i
due nuclei si sfioreranno a una distanza di
50-100mila anni luce. Le due galassie passe-
ranno una dentro l'altra sconvolgendosi com-
pletamente ma proseguendo entrambe oltre
per alcune centinaia di migliaia di anni luce.
Il frenamento da compressione è l'attrazione
gravitale faranno però ben presto invertire il
moto e ciò che resterà delle due galassie tor-
nerà a collidere, senza però aver più la velo-
cità necessaria ad evitare la coalescenza dei
nuclei e la completa confusione di tutte le
altre componenti. Il tempo segna 5,86 mi-
liardi di anni. La fusione delle due galassie
spirali è ora completata, tutte le stelle sono
su orbite nuove distribuite casualmente at-
torno al grande nucleo e prende così forma
è assolutamente
incombente; a
+3,85 m.d.a. c’è la
prima forte intera-
zione che innesca
un’intensa forma-
zione stellare; a
+3,9 m.d.a. le ga-
lassie sono profon-
damente compene-
trate; a +4 m.d.a. le
due galassie si su-
perano tempora-
neamente e mo-
strano una strut-
tura totalmente al-
terata; a +5,1m.d.a.
ricollidono dopo
aver perso ogni
parvenza di spirale;
a +7 m.d.a. la fu-
sione è completa e
nasce una galassia
ellittica. [NASA;
ESA; Z. Levay and
R. van der Marel,
STScI; T. Hallas,
and A. Mellinger]
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