l'Astrofilo luglio 2012 - page 19

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GALASSIE
S
i chiama ALMA, acronimo di Atacama
Large Millimeter/submillimeter Array, e
si trova a oltre 5000 metri di altezza sul-
l’altopiano di Chajnantor, nelle Ande cilene.
Si tratta di una schiera di decine di antenne
con diametri di 7 e 12 metri, che forme-
ranno entro il 2013 lo strumento astrono-
mico più grande del mondo. Il progetto,
frutto di una collaborazione internazionale
fra Europa, Nordamerica, Giappone e Cile, è
in fase avanzata di realizzazione, con 39 an-
tenne (sulle 66 previste) già installate e fun-
zionanti, tanto che la fase scientifica di ve-
rifica dell’intero sistema è iniziata l’anno
scorso e continua tuttora.
L’osservazione più interessante del 2011
aveva riguardato le galassie interagenti de-
nominate “le Antenne”, delle quali era stata
ottenuta un’immagine senza precedenti per
la quantità di dettagli evidenziati soprat-
tutto nelle regioni più oscure di quel com-
plesso sistema, dove abbondano le polveri
che nella banda visibile dello spettro oscu-
rano tutto ciò che avvolgono. L’ostacolo
LUGLIO 2012
ASTROFILO
l’
S
uggestiva im-
magine del
cielo notturno
sopra l’altopiano
di Chajnantor,
con in primo
piano alcune
delle antenne del
grande comples-
so telescopico
ALMA. La pre-
senza della Luna
non impedisce di
riprendere facil-
mente la Via Lat-
tea quando il
cielo è estrema-
mente terso e
asciutto, caratte-
ristiche normali
per l’elevatissimo
sito scelto per
l’installazione
delle antenne di
ALMA. [ESO/José
Francisco Salgado]
rappresentato da quelle polveri sembra
svanire se si osserva in una banda finora
poco sfruttata nella ricerca astronomica,
quella millimetrica e submillimetrica, alla
quale ALMA è destinato e dove gli oggetti
definiti “freddi”, praticamente inosservabili
dal nostro occhio dal momento che non e-
mettono sufficiente radiazione visibile, di-
vengono come d’incanto brillanti.
Per poter osservare in quella fondamen-
tale banda è però indispensabile abbattere
il vapore acqueo atmosferico, che assorbe
pesantemente le frequenze di cui è compo-
sta, di qui la necessità di portare quanto
più in alto possibile gli strumenti adatti a
quel tipo di osservazioni e di collocarli in
un ambiente dal clima estremamente sec-
co, come appunto l’altopiano di Chajnan-
tor. Da quel sito le 66 antenne di ALMA,
operative fra 0,3 e 9,6 mm, raggiunge-
ranno una risoluzione senza precedenti,
addirittura 10 volte superiore a quella ti-
pica del telescopio spaziale Hubble (che la-
vora nel visibile e nel vicino infrarosso).
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