EVOLUZIONE STELLARE
ASTROFILO
l’
stelle di tipo so-
lare (non necessa-
riamente gemel-
le) che mostrano
abbondanze di e-
lementi equipara-
bili a quelle del
Sole. Se fosse in-
vece il primo sce-
nario quello più
realistico, ci sa-
rebbe il vantag-
gio di poter indi-
viduare sistemi
planetari compo-
sti di corpi rocciosi semplicemente misu-
rando l'abbondanza di litio in stelle di tipo
solare. Meno litio viene rilevato, più pianeti
orbitano attorno a una determinata stella.
Nella fattispecie, 18 Scorpii avrebbe meno
pianeti di HIP 56948, che a sua volta ne
avrebbe un numero paragonabile a quelli
del Sole, mentre HIP 102152 ne avrebbe di
più. È stato accertato che attorno a que-
st'ultima non esistono pianeti giganti entro
le 2 unità astronomiche, il che rende ancor
più probabile l'esistenza di pianeti rocciosi.
Poiché tali pianeti non transitano sul disco
stellare, per accertarne l'esistenza sarà ne-
cessario attendere l'entrata in funzione dei
telescopi della prossima generazione, i
quali saranno in grado di cogliere nel moto
della stella le variazioni di velocità radiale
attribuibili a pianeti grandi come la Terra e
anche più piccoli. Questione del litio a
parte, lo studio com-
piuto dal team di
Meléndez e Mon-
roe (in uscita su
The
Astrophysical Jour-
nal Letters
) ci per-
mette di fare un bal-
zo in avanti di 3,6
miliardi di anni nel-
la vita del Sole e di
capire come cam-
bierà la nostra stella
prima di raggiun-
gere l'età di HIP
102152, un'età che
in termini astrono-
mici non è poi così
lontana dalla fase
di gigante rossa, al-
la quale approdano
tutte le stelle di tipo
solare, quando vie-
ne a mancare l'e-
quilibrio fino a quel
punto mantenuto
dalla fusione termo-
nucleare.
n
J
orge Meléndez,
(coordinatore
del team di ricer-
catori che stu-
diando la stella
HIP 102152 ha
scoperto la sua
estrema similitu-
dine al Sole e la
sua elevata età)
posa qui nei pres-
si del Cerro Tololo
Inter-American
Observatory.
I
due grafici a
fianco metto-
no a confronto
HIP 102152 e 18
Scorpii a lun-
ghezze d’onda
che includono il
doppietto del
litio a 6708 Å.
Ai dati delle
due stelle, rap-
presentati da
punti (che sulle
creste si am-
mucchiano), è
stato sovrappo-
sto lo spettro
solare, rappre-
sentato dalla
linea continua.
L’assorbimento
dovuto al litio
risulta mag-
giore nella
stella più gio-
vane e minore
in quella più
vecchia. [J. Me-
léndez et al.]