GALASSIE
        
        
          ASTROFILO
        
        
          
            l’
          
        
        
          infatti che simili catene di superammassi
        
        
          possano sopravvivere una decina di milioni
        
        
          di anni, che è solo una piccola frazione del
        
        
          tempo che le galassie ospiti impiegheranno
        
        
          per fondersi tra loro.
        
        
          La rarità di quelle strutture è ancor più sor-
        
        
          prendente se si considera che si sono formate
        
        
          (e forse stanno ancora formandosi)
        
        
          a seguito dell'incontro fra due gran-
        
        
          di galassie ellittiche (tipiche delle
        
        
          regioni centrali degli ammassi di ga-
        
        
          lassie), eventi osservati meno fre-
        
        
          quentemente di quelli che coinvol-
        
        
          gono galassie spirali o tipologie mi-
        
        
          ste. Non sorprende quindi che sia
        
        
          questa la prima occasione in cui si
        
        
          osservano contemporaneamente
        
        
          due ellittiche in interazione, asso-
        
        
          ciate a giovani superammassi stel-
        
        
          lari. Finora la presenza di questi
        
        
          ultimi era stata considerata esclu-
        
        
          siva delle braccia delle galassie spi-
        
        
          rali e dei ponti mareali di materia
        
        
          che si creano nei sistemi galattici
        
        
          fortemente interagenti. Averli ora
        
        
          scoperti in uno scenario nuovo con-
        
        
          sentirà agli astronomi di compren-
        
        
          dere meglio la dinamica dei gas nei
        
        
          processi di fusione fra grandi galas-
        
        
          potevano essere altro che superammassi
        
        
          stellari, composti di astri mediamente più
        
        
          massicci del Sole e pertanto dall'esistenza
        
        
          breve. Come sottolinea lo stesso Tremblay,
        
        
          ciò suggerisce che siamo in presenza di rare
        
        
          strutture transitorie e che già il poterle os-
        
        
          servare è un avvenimento notevole. Si stima
        
        
          
            A
          
        
        
          
            
              lcuni dettagli
            
          
        
        
          
            
              della com-
            
          
        
        
          
            
              plessa struttura
            
          
        
        
          
            
              studiata dal team
            
          
        
        
          
            
              di Tremblay: in al-
            
          
        
        
          
            
              to a sinistra sono
            
          
        
        
          
            
              indicati alcuni ar-
            
          
        
        
          
            
              chi prodotti dal
            
          
        
        
          
            
              lensing gravita-
            
          
        
        
          
            
              zionale e le due
            
          
        
        
          
            
              galassie ellittiche
            
          
        
        
          
            
              interagenti; sulla
            
          
        
        
          
            
              destra sono inve-
            
          
        
        
          
            
              ce indicati i nuclei
            
          
        
        
          
            
              delle due galassie
            
          
        
        
          
            
              e la “collana di
            
          
        
        
          
            
              perle” formata dai
            
          
        
        
          
            
              19 superammassi
            
          
        
        
          
            
              di stelle. [NASA,
            
          
        
        
          
            
              ESA/Hubble, G.
            
          
        
        
          
            
              Tremblay/ESO]
            
          
        
        
          
            
              Il grafico a sinistra
            
          
        
        
          
            
              indica la separa-
            
          
        
        
          
            
              zione proiettata
            
          
        
        
          
            
              fra superammassi
            
          
        
        
          
            
              adiacenti in base
            
          
        
        
          
            
              al loro numero
            
          
        
        
          
            
              (1 kpc = 3260 anni
            
          
        
        
          
            
              luce). [G. Trem-
            
          
        
        
          
            
              blay, M. Gladders,
            
          
        
        
          
            
              S. Baum et al.]