l'Astrofilo settembre-ottobre 2014 - page 53

GALASSIE
ASTROFILO
l’
sie ellittiche. Una delle prime cose da capire
sarà la provenienza del gas (essenzialmente
idrogeno) che ha formato i superammassi in
questione: potrebbe essere originario delle
due galassie ellittiche, ma potrebbe anche
provenire direttamente dal caldissimo alo-
ne di plasma (circa 10 milioni di kelvin) che
permea le regioni intergalattiche di SDSS
J1531+3414. Nel primo caso, l'innesco della
formazione stellare sarebbe conseguenza di
una forte compressione dei gas e quindi di
un aumento di densità oltre un valore critico;
nel secondo caso, un flusso di gas relativa-
mente freddo avrebbe favorito la nascita di
nuclei di accrescimento. Il risultato sostan-
zialmente non cambia, ma le condizioni di
partenza e quindi le proprietà del gas su di-
versa scala e la sua dinamica sono evidente-
mente diverse e rivelatrici ai fini della com-
prensione dell'evoluzione di SDSS J1531
+3414. Particolarmente interessante sarebbe
una provenienza del gas da regioni interne
o immediatamente periferiche alle due ellit-
tiche, perché crescerebbe ulteriormente la
rarità dello scenario, essendo un'esigua mi-
noranze le galassie di quel tipo che in un
grande ammasso riescono a conservare idro-
geno libero sufficiente a generare nuove
stelle. Qualunque sia l’origine del flusso gas-
soso, i processi fisici che danno il via alla for-
mazione dei superammassi (così come delle
singole stelle) sono ben noti e sono legati
alla cosiddetta “instabilità di Jeans”, che in-
terviene quando la pressione interna di una
nube di gas interstellare non è sufficiente a
bilanciare il collasso gravitazionale di una
sua parte o, come nel caso specifico, di una
moltitudine di sue parti. Ogni parte collas-
L
e immagini qui
sotto eviden-
ziano alcune ca-
ratteristiche della
regione centrale
di SDSS J1531
+3414. In A è evi-
denziata la com-
ponente stellare
più vecchia (aran-
cio) e i contorni
dell’emissione ul-
travioletta attri-
buibile ai giovani
superammassi
(verde). In B i su-
perammassi in
banda visibile. In
C una dettagliata
ripresa nel vicino
ultravioletto. In D
un’immagine par-
ticolarmente con-
trastata, con la
numerazione
adottata per di-
stinguere i 19
superammassi.
[G. Tremblay,
M. Gladders,
S. Baum et al.]
A
B
C
D
1...,43,44,45,46,47,48,49,50,51,52 54,55,56
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