l'Astrofilo settembre 2012 - page 45

PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
escluso un’eventuale eccentricità dell’orbita
planetaria, che studi precedenti indicavano
essere comunque molto bassa, circa 0,02
(poco più di quella della Terra), ma che un
riesame dei dati disponibili ha portato prati-
camente a zero.
Noto il periodo orbitale con rilevante preci-
sione, 3 giorni, 7 ore, 29 minuti e 17 secondi,
e di conseguenza il semiasse maggiore del-
l’orbita, 6,5 milioni di km, se ne ricava la ve-
locità orbitale, circa 143 km/s. Se l’orbita
avesse un’inclinazione di 0°, è questa la mas-
sima velocità radiale che il pianeta mostre-
rebbe in prossimità delle quadrature, lungo
la nostra linea visuale (0 km/s invece all’op-
posizione, idem in congiunzione, ammesso
in quest’ultimo caso di aver abbastanza se-
gnale, visto che il pianeta ci rivolge l’emisfero
in ombra). Qualunque altra velocità massima
rilevata sarebbe stata già di per sé indicativa
dell'inclinazione e infatti al team di Brogi è
stato sufficiente seguire il comportamento
delle righe spettrali imputabili a Tau Boötis b
per circa ¼ dell’orbita del pianeta per arri-
vare a calcolare che l’inclinazione è pari a
44,5°. Adottando a questo punto per la
massa della stella il verosimile valore di 1,34
masse solari, si può determinare con elevata
precisione anche la massa di Tau Boötis b, ri-
sultata pari a 6 volte quella di Giove.
Per la prima volta gli astronomi sono così riu-
sciti a misurare la massa di un pianeta extra-
solare non visibile
direttamente con
nessun telescopio
e non in transito
sul disco di una
stella. La pubbli-
cazione del la-
voro è avvenuta
su
Nature
a fine
dello scorso giu-
gno, praticamen-
te in contempo-
ranea con la pre-
sentazione ad
A-
strophysical Jour-
nal Letters
di un
lavoro quasi iden-
tico (a firma di F.
Rodler, M. Lopez-
Morales e I. Ri-
bas, del Institut
de Ciències de l’E-
spai (CSIC-IEEC),
Bellaterra, Spa-
gna), che fornisce
invece per l’or-
bita di Tau Boötis
b una inclina-
zione di circa 47°
e una corrispon-
dente massa di 5,6 masse gioviane. Lungi dal
mettere in discussione i valori altrui, questo
secondo lavoro conferma di fatto la validità
del metodo.
Di Tau Boötis b resta ora da stimare il diame-
tro, visto che non c’è verso di misurarlo diret-
tamente. Considerando che il diametro me-
dio degli hot Jupiters transitanti, aventi
masse comprese fra 3 e 9 masse gioviane, è
di 1,15 raggi gioviani, i ricercatori hanno
adottato il medesimo valore anche per Tau
Boötis b. Partendo da quello sì è potuta cal-
S
otto, lo spet-
troscopio CRI-
RES, sistemato al
fuoco Nasmith di
Antu. Questo
strumento ha per-
messo di separare
la luce di Tau
Boötis b da quella
della sua stella e
quindi di calcolare
la massa del pia-
neta. [ESO]
1...,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44 46,47,48
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