l'Astrofilo febbraio 2012 - page 10

PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
riche indicano una preva-
lenza di ferro e silicati per
entrambi i pianeti, circo-
stanza che li renderebbe
meno dissimili da Venere
e Terra.
Se da una parte la messe
di dati finora raccolti da Kepler lascia ben
sperare di trovare veri e propri gemelli della
Terra (non necessariamente popolati da
forme di vita) in tempi ragionevolmente
brevi, dall’altra c’è la necessità di verificare
accuratamente l’esistenza dei numerosissimi
candidati, e questa indispensabile opera-
zione rallenta inevitabilmente l’ufficializza-
zione delle scoperte. Per essere certi che
una qualunque minima diminuzione di lu-
minosità di una stella lontana sia da attri-
buire al transito sul suo disco di un pianeta
in orbita attorno ad essa, i ricercatori del
team di Kepler devono escludere una serie
di possibili altre interpretazioni che vanno
dalla variabilità della stella alla vicinanza
prospettica di una variabile a eclisse. Appli-
cando opportuni metodi statistici, simula-
zioni al computer e verificando con altri
telescopi spaziali il segnale rilevato, ci sono
già ottime probabilità di eliminare segnali
spuri. Ma la parte più convincente della ve-
rifica viene fatta di solito dai grandi tele-
scopi al suolo, che sono però ostacolati dalla
visibilità stagionale del-
la zona di cielo pun-
tata da Kepler e che in-
clude regioni del Ci-
gno, della Lira e del
Drago. Quindi le ope-
razioni di verifica sui
candidati pianeti pos-
sono svolgersi, tempi
telescopio permettendo, dalla primavera
ad inizio autunno, e pertanto quando il te-
lescopio Kepler terminerà la sua missione
(si spera il più tardi possibile) i ricercatori
impegnati in questa impresa avranno lavoro
per diversi altri anni.
C
onfronto diretto fra le
dimensioni di Venere e
Terra con i loro omologhi
del sistema di Kepler-20.
Questa illustrazione rias-
sume con semplicità uno
dei più grandi traguardi
raggiunti dall’Umanità,
quello di scoprire pianeti
simili alla Terra in lontani
sistemi solari. Ora siamo
certi della loro esistenza!
[NASA/Ames/JPL-Caltech]
I
l sistema planetario della stella Kepler-20 visto
idealmente da una posizione perpendicolare. I cin-
que pianeti che lo compongono descrivono orbite
che ricordano molto da vicino quelle del nostro si-
stema solare, benché siano tutte assai più piccole, al
punto che potrebbero essere contenute in quella
del nostro Mercurio. [NASA/Ames/JPL-Caltech]
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