l'Astrofilo febbraio 2012 - page 17

EVOLUZIONE STELLARE
ASTROFILO
l’
n
L
a SAO 206462
ripresa con la
camera NICMOS
del telescopio
spaziale Hubble,
quando ancora
non era nota la
struttura a spirale
del suo disco.
Quest’ultimo è
visibile solo nel-
l’immagine di de-
stra, grazie alla
sottrazione del-
l’abbagliante luce
della stella.
[NASA/ESA and
STScI]
U
na conferma della giovane età di SAO
206462 (HD 135344B) era venuta dal satellite
per raggi X ROSAT. Ci si attende infatti che stelle
nate pochi milioni di anni fa siano caratterizzate
da una vivace emissione di raggi X e questa im-
magine dimostra come effettivamente la stella in
questione risulti molto più brillante nella banda X
di quanto non avvenga per la vicina SAO 206463
(HD 135344A), una stella di tipo A, più massiccia e
più avanti con l’età, tanto da non avere più at-
torno a sé tracce del disco di accrescimento.
trast Instrument for the Subaru Next Gene-
ration Adaptive Optics), una sofisticata ca-
mera infrarossa raffreddata, con funzioni di
ottica adattiva e coronografo. Utilizzando
questa strumentazione, alcuni ricercatori
guidati da Carol Grady, del Goddard Space
Flight Center, hanno ottenuto un’immagine
dettagliata del disco di gas e polveri che cir-
conda SAO 206462, scoprendo che quella
che a risoluzioni inferiori sembrava
un’amorfa nebulosità è invece una struttura
a doppia spirale molto ben definita, del
tutto simile a quella di numerosissime galas-
sie spirali.
Erano già noti casi precedenti di dischi cir-
cumstellari con accenni di struttura a spirale,
ma quello ora evidenziato è il primo in cui
tale configurazione è così netta, al punto da
consentire uno studio quantitativo del mec-
canismo che ha portato alla sua formazione.
Come confermato da simulazioni al compu-
ter, all’origine di tutto sembra esserci l’ac-
crescimento di corpi planetari all’interno del
disco di gas e polveri, un
fenomeno tutt’altro che
insolito, attraverso il quale
è nato anche il nostro si-
stema solare. Prima che un
disco circumstellare sia
spazzato via dall’intensa
radiazione della giovane
stella posta al suo centro,
e dal rastrellamento ope-
rato dai nascenti pianeti,
può assumere varie forme,
caratterizzate general-
mente dall’alternarsi di
spazi pieni e vuoti. La spi-
rale è una di quelle forme,
e i modelli matematici
prevedono che se attorno a una stella si sta
formando un solo pianeta i bracci a spirale
che vengono a delinearsi sono simmetrici,
mentre se i pianeti sono due allora c’è
un’evidente asimmetria fra i bracci, ed è
quest’ultimo il caso di SAO 206462. Strut-
ture spirali ancor meno definite possono in-
dicare la presenza di tre o più protopianeti.
Il fatto che la stella in questione abbia carat-
teristiche tutto sommato simili a quelle del
Sole e che il disco attorno ad essa sia ampio
il doppio dell’orbita di Plutone, rafforza
l’ipotesi che sia in corso la formazione di pia-
neti. Fino a quando non si avrà però la cer-
tezza della loro esistenza, non può essere
escluso a priori che altri fattori siano interve-
nuti a disegnare quella curiosa spirale.
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