l'Astrofilo luglio 2012 - page 44

COSMOLOGIA
ASTROFILO
l’
ricchissime di elementi chimici più pesanti
dell'elio (i cosiddetti "metalli"). Essendo la
luce di quelle galassie formata dalla luce
delle stelle che contengono, va da sé che
sono queste ultime ad avere una composi-
zione incredibilmente ricca di metalli.
È risaputo che questi ultimi si formano come
prodotto della combustione dell'idrogeno e
dell'elio all'interno delle stelle, sia durante
la loro più o meno lunga esistenza, sia du-
rante le rapide ed esplosive fasi che condu-
cono alla loro morte, quelle in cui rilasciano
i metalli nello spazio interstellare perdendo
parte della massa nella fase di gigante rossa
(tipica di stelle più o meno grandi come il
Sole), o addirittura quasi tutta la massa in
caso di esplosione come supernova (evento
che interessa stelle molto più grandi del
Sole). Una volta dispersi, i metalli finiscono
presto o tardi con l'arricchire nubi di idro-
geno ed elio, contribuendo (grazie anche al-
l'onda di compressione che spesso li accom-
pagna) alla formazione di nuove stelle, che
avranno già in partenza un contenuto di
metalli maggiore di quello delle precedenti
generazioni. Col passare dei miliardi di anni,
ogni nuova generazione di stelle sarà dun-
que più ricca di metalli e la loro massima
concentrazione all'interno di una galassia
sarebbe lecito attendersela solo nelle galas-
sie appartenenti all'universo vicino, quello a
noi più contemporaneo, e non in sistemi
stellari lontani oltre 10 miliardi di anni luce.
Se poi, come in uno dei casi evidenziati da
Fynbo e colleghi, i metalli sono distribuiti
fino a 50mila anni luce dal centro galattico
e si presentano in percentuali equiparabili a
quelle del Sole (stella nata 5-7 miliardi di
anni dopo le galassie in questione), beh, in
tal caso è chiaro che c'è qualcosa da rivedere
nei modelli che descrivono quei processi. E
non confortano né la ristrettezza del cam-
pione di galassie considerato, né il fatto che
esse abbiano 1-3 miliardi di anni, perché co-
munque esistono e un'età così giovane non
L
o schema qui
sopra sinte-
tizza l’evoluzione
dell’universo.
Dopo le ultime
scoperte, la fase
in cui nascono le
prime stelle e
quindi le prime
galassie deve es-
sere arretrata non
poco verso il Big
Bang. [Avi Loeb,
Harvard Univ.]
A
B
1...,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43 45,46,47,48
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