l'Astrofilo novembre-dicembre 2014 - page 44

LUNA
ASTROFILO
l’
faccia visibile del nostro satellite naturale
e in particolare la sua struttura più macro-
scopica, l'Oceanus Procellarum (Oceano del-
le Tempeste), una vasta area del nord-ovest
lunare, caratterizzata da territori a bassa
elevazione e da una crosta superficiale re-
lativamente sottile.
Basta guardare la Luna anche solo per un
istante per notare quelle chiazze scure che
gli antichi consideravano mari, ma che oggi
sappiamo essere pianure basaltiche forma-
tesi a seguito dell'affioramento in superfi-
cie di enormi quantità di magma.
La forma vagamente tondeggiante dei ma-
ri ha da lungo tempo generato negli astro-
nomi la convinzione che tutte quelle strut-
ture siano cicatrici di impatti asteroidali,
eventi presumibilmente avvenuti nel primo
T
utti i “mari”
dell’emisfero
visibile della Lu-
na e quelli pros-
simi al bordo. Il
più esteso è
l’Oceanus Procel-
larum, i cui con-
fini si confondo-
no con quelli dei
mari adiacenti.
[Enrique Luque
Cervigón]
In basso, tre modi
diversi di vedere
la Luna: in luce vi-
sibile (sinistra); in
versione topogra-
fica, con il rosso
che indica i rilievi
più alti e il blu
quelli più bassi
(centro); in for-
mato mappa dei
gradienti gravita-
zionali associati
alle conforma-
zioni superficiali.
È evidente la rete
di segmenti che
su grande scala
assume una
forma poligonale.
[NASA/Colorado
School of
Mines/MIT/JPL/
Goddard Space
Flight Center]
1...,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43 45,46,47,48,49,50
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