l'Astrofilo novembre-dicembre 2014 - page 36

NOVEMBRE-DICEMBRE 2014
GALASSIE
ASTROFILO
l’
R
ipresa a grande campo della regione che in-
clude M60-UCD1. La nana appare qui inglo-
bata dalla vicina M60, che con la spirale NGC
4647 forma il sistema Arp 116, visibile poco so-
pra il centro dell’immagine. [NASA, ESA, DSS2]
Nel video qui sotto, un “sorvolo” delle due
galassie di quel sistema avviato a una futura
interazione. [NASA, ESA, Akira Fujii, DSS2]
centro di una delle più grandi galassie del-
l'universo locale, M60, un'ellittica con mas-
sa equivalente a 1000 miliardi di soli, di al-
meno 120000 anni luce di diametro, appar-
tenente all'ammasso della Vergine, del qua-
le è la terza galassia più brillante.
21500 anni luce è meno della distanza che
separa il Sole dal centro della Via Lattea e
ciò lascia facilmente intuire come M60 e
M60-UCD1 debbano avere qualcos'altro in
comune oltre al nome. Questa coppia di
galassia rappresenta un laboratorio ideale
nel quale convalidare l'ipotesi secondo la
quale le UCD sono i residui di galassie spo-
gliate di tutte le regioni esterne al nucleo,
a causa di incontri molto ravvicinati con
altre galassie.
Ma M60-UCD1 non è interessante solo per
la sua estrema vicinanza a M60. È anche la
più massiccia delle nane ultracompatte,
avendo una massa equivalente a ben 140
milioni di soli, concentrata in uno sferoide
di appena 160 anni luce di diametro. È inol-
tre una sorgente di raggi X, radiazione che
non più tardi dell'anno scorso è stata attri-
buita da un gruppo di ricercatori a un buco
nero supermassiccio che si anniderebbe al
centro del compattissimo sistema stellare.
Affermare che in una galassia nana, per
quanto massiccia, possa albergare un buco
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